Roseto. PD, Scelta Civica, Obiettivo Comune e Teresa Sindaco:”Pavone & Co.? un fallimento”

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(wn24)-Roseto – I Gruppi Consiliari del Partito Democratico, Obiettivo Comune, Scelta Civica e Teresa Sindaco esprimono sconcerto per il comportamento irresponsabile assunto dalla maggioranza di centrodestra rosetano nell’ultima seduta di consiglio.
La minoranza si è presentata compatta al consiglio con il chiaro intento di completare l’esame delle osservazioni sul piano spiaggia ma la maggioranza ha cercato in tutti i modi di impedire che l’opposizione potesse dare responsabilmente il proprio contributo facendo arrivare di gran fretta un consigliere assente, anche lui per presunta incompatibilità, per votare il rinvio del consiglio con la scusa che alcuni esponenti dell’opposizione con la loro presenza avessero potuto inficiare l’esame delle osservazioni.
Una manifesta debolezza politica che ha mandato in minoranza Pavone, Norante e compagni in ben due votazioni e che dimostra come non si possa governare la città solo con la forza dei numeri. I toni trionfalistici da campagna elettorale usati dal sindaco ad inizio seduta nei confronti dei pochi balneatori presenti in sala sono stati sostituiti da uno strenuo tentativo da parte di Pavone e Norante di attribuire la loro disfatta politica all’irresponsabilità della minoranza che, invece, è rimasta in aula per rispetto nei confronti degli operatori anche se le criticità su questo piano sono tante e rimangono. 
Non capiamo il motivo di tale scelta. Se lo strumento urbanistico portato in consiglio è così importante per gli operatori perché la maggioranza ha avuto paura a giocare ad armi pari con la minoranza? Evidentemente conferma le voci che girano in città cioè che contenga doni per alcuni e cenere e carbone per altri.
Vogliamo rassicurare la città e gli operatori sul comportamento assunto in consiglio: responsabile, imparziale, trasparente e nell’interesse dell’intera cittadina.
Siamo pronti ad un confronto serio e costruttivo sia con l’amministrazione che con gli operatori perché noi abbiamo a cuore l’interesse generale e non disparità di trattamento nell’interesse del “particulare”.
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