Marche. Terza Regione in Italia per la “Green Economy 2013”. Spacca “Resta una priorità del Governo regionale”

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(wn24)-Ancona –  Secondo lo studio condotto da “Fondazione Impresa-Studi” sulla piccola impresa, la regione Marche è alla terza posizione in Italia per Indice di “Green Economy 2013”. La classifica è frutto di un’indagine che incrocia 21 indicatori di performance afferenti ai principali settori interessati dalla green economy: energia, imprese e prodotti, agricoltura, turismo, edilizia, mobilità e rifiuti.

“La Green economy, la tutela dell’ambiente e del paesaggio – è il commento alla classifica di Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche – sono tra le principali priorità del governo regionale e i risultati raggiunti, certificati da questa come da altre prestigiose classifiche, ci confortano sulla strada percorsa. Essere la terza regione italiana in base a 21 indicatori così rigorosi, ed avere così tanto incrementato in un solo anno le nostre performance, rende orgogliosi. Ma non vogliamo fermarci e rilevazioni di questo tipo sono utili anche per migliorare ulteriormente”.

Le Marche, in particolare, ottengono nella classifica 2013 un punteggio Green economy di 0,209, contro una media nazionale del -0,105, piazzandosi terze dopo Alto Adige e Umbria.

“Tra i parametri in cui la nostra regione ottiene i migliori risultati – aggiunge Spacca – da segnalare quello relativo alla Carbon Intensity che misura il grado di emissioni responsabili del cambiamento climatico: le Marche sono quarte, così come per la voce Risparmio energetico e Qualità ambientale dei prodotti. Siamo poi la terza regione italiana per Fotovoltaico installato sui tetti di edifici e capannoni, anche se scendiamo in classifica per Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Marche prime, infine, per Punti vendita bio, seconde per Alloggi agroturistici”.

“Buona posizione – conclude il presidente della Regione – anche per Percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti e Percentuale di agricoltura biologica in rapporto alla superficie agricola. Il piazzamento delle Marche è frutto, quindi, di un mix di azioni virtuose del pubblico e del privato, che risulta particolarmente efficace e che fa delle Marche una regione da prendere ad esempio”.

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