Ancona. La Regione Marche approva il nuovo calendario delle pesca sportiva per il 2014

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(wn24)-Ancona – La Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore alla Pesca sportiva, Paola Giorgi, ha approvato il calendario regionale piscatorio 2014 e il tesserino di pesca.

“Consente la pratica della pesca – rileva Paola Giorgi – secondo norme ben specifiche che salvaguardano la fauna ittica e tutelano l’ambiente. Il calendario regionale disciplina gli attrezzi, le esche e i sistemi di pesca, le dimensioni minime di cattura, i periodi e gli orari di divieto di pesca e il numero dei capi prelevabili in relazione alle diverse specie ittiche, le modalità da osservare nell’esercizio della pesca. Stabilisce  le attività di pesca specifiche, i divieti e le limitazioni. L’approvazione è concordata, infatti è avvenuta dopo aver ottenuto il parere favorevole delle Amministrazioni provinciali e delle Associazioni piscatorie“.

Le acque interne della Regione sono distinte in tre categorie: A, B, C. La prima  è di pregio dal punto di vista ittiofaunistico e prevalentemente popolata da salmonidi e la seconda è a popolazione mista; entrambe sono sottoposte a regime di pesca controllata. La categoria C riguarda acque popolate da ciprinidi.

Nelle sole acque di categoria A è stato istituito il riposo biologico nei giorni di martedì e venerdì per l’intera stagione di pesca ed è obbligatorio utilizzare ami con ardiglione schiacciato o senza. La pesca può essere esercitata  con  una sola canna da una lenza con un solo amo e utilizzando esche naturali e artificiali (mosche, spinning, cucchiaino…) con massimo di tre ami.

Limitazioni sono stabilite circa l’uso delle esche ed è vietata la pasturazione.

Nelle acque di categoria C è possibile pescare con due canne, con un solo amo ciascuna, a meno che si tratti di pesca al lancio con esca artificiale. Non ci sono limitazioni all’uso di esche o all’attività di pasturazione che va effettuata comunque utilizzando al massimo due chili di prodotto. 

Chi esercita l’attività piscatoria nelle acque di categoria A e B, oltre alla licenza, deve essere in possesso del tesserino, valido per l’intero territorio regionale, rilasciato dalla Provincia di residenza, su cui annotare la giornata di pesca e i capi di salmonidi catturati.

Tra i divieti, quello della pesca al gambero, dello scazzone, del granchio di fiume, della lampreda padana, dell’anguilla. E’ vietato abbandonare esche, pasture o pesci lungo la sponda, sui greti e in genere nell’alveo dei corsi d’acqua.

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