Pescara. Processo Rigante: il PM chiede l’ergastolo per Massimo Ciarelli e pene pesanti per gli altri 4 imputati

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(wn24)-Pescara – Pene severissime chieste dal Pubblico Ministero  Salvatore Campochiaro; ergastolo per Massimo Ciarelli. pene da 16 anni e 4 mesi a 18 anni per gli altri quattro rom accusati dell’omicidio di Domenico Rigante, il 24enne tifoso, ucciso con un colpo di pistola il primo maggio 2012 a Pescara. Sono le richieste di pena avanzate dal dal Magistrato nel processo per rito abbreviato, in corso nel tribunale di Pescara. Oltre a Massimo Ciarelli, sono imputati per il delitto, il nipote Domenico e i cugini Antonio, Luigi e Angelo. Per i primi due il pm ha chiesto 17 anni e 4 mesi, per gli altri rispettivamente 18 anni e 16 anni e 4 mesi. Il pubblico ministero non ha riconosciuto a nessuno le attenuanti, mentre solo per Massimo Ciarelli è stata contestata la premeditazione.

Prima delle richieste del pm, in aula ha preso la parola Massimo Ciarelli, assistito dagli avvocati Carlo Taormina e Franco Metta. Il rom, che è accusato di aver fatto fuoco con un revolver calibro 38, ha detto al giudice di non aver sparato volontariamente, ma accidentalmente durante la colluttazione. Si è poi soffermato su quanto accaduto la sera precedente all’omicidio. «Ha parlato della rissa – ha riferito l’avvocato Taormina fuori dall’aula – e di tutto quello che è accaduto, del comportamento che ha avuto ed anche dei rapporti avuti con le forze di polizia per rappresentare quello che era successo. È stato aggredito – ha sottolineato l’avvocato – da oltre 20 persone». Alla domanda se l’omicidio può essere considerato una risposta all’agguato, Taormina ha risposto che «questo è un altro discorso».

Oltre a Massimo ha chiesto di rendere dichiarazioni spontanee anche Domenico Ciarelli. Ha riferito che era presente, «di aver fatto a botte», ma di non sapere che Massimo Ciarelli era armato.

Il processo è ripreso questa mattina. In aula sono presenti i familiari di Rigante. Anche oggi grande dispiegamento a Palazzo di giustizia di forze dell’ordine. La prossima udienza, dedicata alle arringhe difensive, è stata già fissata al prossimo 3 febbraio.

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