Un uomo muore, dopo cinque ore di attesa, nel Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Teramo

ospedale_teramo

(wn24)-Teramo – Dopo tante segnalazioni dell’anomalia sanitarie, ecco puntuale il fatto che farà precipitare tutto quello che di buono era stato fatto nella più grande struttura sanitaria della Provincia di Teramo. E’ morto un uomo, infatti, dopo un anticamera di alcune ore ( testimoni raccontano di più di 5 ore) al pronto soccorso dell’ospedale di Teramo. 
E’ accaduto ieri sera al “Mazzini” dove un anziano paziente era arrivato accusando alcuni dolori. Pare che il pronto soccorso fosse ingolfato di lavoro e i medici avessero invitato il paziente ad attendere. 
La morte sarebbe sopraggiunta, senza che nessuno se ne accorgesse, circa 5 ore dopo il suo arrivo. L’uomo sembrava dormisse sulla barella mentre in realtà era già deceduto.
 Oltre al percorso che la magistratura seguirà, e’ la stessa Asl ora ad avviare un’indagine conoscitiva.
Sono molti gli aspetti da chiarire che dovranno stabilire se le prassi e gli obblighi che devono essere seguiti all’ingresso nella struttura sanitaria sono stati rispettati. C’è poi da verificare le ragioni per cui i medici pare che a quell’ora fossero oberati e dunque come si giustifica una attesa così lunga per un paziente seppure in condizioni giudicate non gravissime.
«Ho disposto l’immediata verifica dei fatti, ora in corso – spiega il direttore generale della Asl di Teramo, Paolo Rolleri – da parte del primario di pronto soccorso con il personale sanitario presente al momento dell’arrivo del paziente e dopo il decesso. Se si dovessero verificare anomalie legate a responsabilita’ o negligenze sara’ mia cura intervenire con decisione e senza esitazione. Il fatto che il medico di turno abbia chiesto lui stesso l’autopsia, dimostra che qualcosa di strano deve essere accaduto al paziente».
 Rolleri esprime la sua vicinanza ai familiari dell’anziano. I medici raccontano che l’uomo deambulava tranquillamente quando e’ giunto in ospedale. 
«Spero che tutto si chiarisca e che venga fuori la realta’ dei fatti», conclude il direttore generale. 
L’autopsia e le eventuali altre perizie sul cadavere dell’anziano dovrebbero in primo luogo chiarire la causa della morte e da questa sarà possibile capire se e in che misura vi siano responsabilità dei sanitari.

CATEGORIE
Condividi