Abruzzo.Blitz della Guardia Forestale. Scoperta una pericolosa banda di spacciatori di droga: i nomi dei nove arrestati

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(wn24)-Avezzano –  E’ scattata la seconda fase dell’ operazione antidroga “lucus Angitiae” e non mancano le sorprese.

Su disposizione dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila sono in corso di esecuzione da parte del Corpo forestale dello Stato nove arresti, finalizzati al contrasto di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di due bande caratterizzate dal vincolo delle associazione a delinquere. 
I territori interessati sono i Comuni di Avezzano, Luco dei Marsi, Trasacco (AQ) e Pescara (Pe). Notevole il dispiegamento di forza: 60 gli uomini del Corpo forestale dello Stato impegnati, suddivisi in 15 pattuglie ed un elicottero CFS.
    In corso anche perquisizioni domiciliari e personali.
    L’attività di polizia giudiziaria,  eseguita dal Corpo forestale dello Stato  del Comando regionale Abruzzo, coordinata dal Sostituto Procuratore della D.D.A. di L’Aquila, Stefano Gallo, è stata disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari Giuseppe Romano Gargarella.
    L’operazione è la naturale prosecuzione dell’attività di polizia denominata “Lucus Angitiae” dello scorso 29 dicembre, nella quale i forestali abruzzesi deferirono all’Autorità Giudiziaria oltre 50 persone (17 arresti con custodia in carcere). 
Maggiori informazioni in tarda mattinata.

«MIGLIAIA DI DOSI HANNO INVASO LA MARSICA»
Con questa operazione la Direzione Distrettuale Antimafia e la Forestale hanno alzato il livello delle indagini, contestando l’associazione a delinquere, finalizzata al traffico ed allo spaccio di droga,  in quanto gli indagati, pur se divisi in due bande «erano dedite alla detenzione, manipolazione e vendita di stupefacenti (cocaina e/o hashish) in Marsica, in speciale modo a Luco dei Marsi.
Gli arrestati sono stati sottoposti, per mesi, ad intercettazioni telefoniche,  pedinamenti, attenzionati in tutti i loro spostanti, videosorvegliati. In questo modo gli inquirenti sono riusciti a provare la cessione, detenzione, manipolazione ed il confezionamento di migliaia di dosi di sostanze stupefacenti che inondavano la Marsica.    
Le attività sono state svolte dalla Sezione Regionale di Analisi Criminale e dal personale del Comando stazione Forestale di Avezzano. E’ stato importante anche il ruolo del personale forestale presente in Marsica poiché, conoscendo bene il territorio, ha permesso di effettuare importanti ritrovamenti  di sostanze stupefacenti.  
GLI ARRESTATI 
La prima associazione a delinquere, secondo gli inquirenti, era composta da  Abdelmoula  Belaich  detto “Cuffietta”, 31 anni, del Marocco, Emanuela Letta 38 anni di Roma, Mohammed Belaich, 43 anni del Marocco, Malika Himmi, 34 anni del Marocco. Una persona è ancora ricercata.  La seconda associazione a delinquere era composta da Ahmed Omari, 36 anni del Marocco, Omar Toubi, 27 anni del Marocco, Ahmed Mazaiu, 28 anni del Marocco, Abderrazzak Nassite, 34 anni del Marocco. Gli arrestati ad eccezione della Letta, hanno tutti precedenti specifici, per ricettazione, estorsione e spaccio; tutti verranno segnalati alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga di Roma. 
LE PERQUISIZIONI
Nelle diverse perquisizioni effettuate nelle abitazioni e nelle pertinenze in uso agli arrestati, nell’arco della giornata, sono stati trovati 7 clandestini, di nazionalità marocchina, non in regola con la specifica normativa. 
Rinvenuto e sequestrato un bilancino di precisione, diverso quantitativo di mannitolo e molti telefoni cellulari.   
L’indagine è stata coordinata dal vice questore aggiunto della Forestale Luigi Margarita ed ha visto partecipare 60 uomini del Corpo forestale dello Stato, suddivisi in 15 pattuglie ed un elicottero. L’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore della D.D.A. di L’Aquila, Stefano Gallo.

Con questa operazione la Direzione Distrettuale Antimafia e la Forestale hanno alzato il livello delle indagini, contestando l’associazione a delinquere, finalizzata al traffico ed allo spaccio di droga,  in quanto gli indagati, pur se divisi in due bande «erano dedite alla detenzione, manipolazione e vendita di stupefacenti (cocaina e/o hashish) in Marsica, in speciale modo a Luco dei Marsi.Gli arrestati sono stati sottoposti, per mesi, ad intercettazioni telefoniche,  pedinamenti, attenzionati in tutti i loro spostanti, videosorvegliati. In questo modo gli inquirenti sono riusciti a provare la cessione, detenzione, manipolazione ed il confezionamento di migliaia di dosi di sostanze stupefacenti che inondavano la Marsica.    Le attività sono state svolte dalla Sezione Regionale di Analisi Criminale e dal personale del Comando stazione Forestale di Avezzano. E’ stato importante anche il ruolo del personale forestale presente in Marsica poiché, conoscendo bene il territorio, ha permesso di effettuare importanti ritrovamenti  di sostanze stupefacenti.  

GLI ARRESTATI 

La prima associazione a delinquere, secondo gli inquirenti, era composta da  Abdelmoula  Belaich  detto “Cuffietta”, 31 anni, del Marocco, Emanuela Letta 38 anni di Roma, Mohammed Belaich, 43 anni del Marocco, Malika Himmi, 34 anni del Marocco. Una persona è ancora ricercata.  La seconda associazione a delinquere era composta da Ahmed Omari, 36 anni del Marocco, Omar Toubi, 27 anni del Marocco, Ahmed Mazaiu, 28 anni del Marocco, Abderrazzak Nassite, 34 anni del Marocco. Gli arrestati ad eccezione della Letta, hanno tutti precedenti specifici, per ricettazione, estorsione e spaccio; tutti verranno segnalati alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga di Roma. 

Nelle diverse perquisizioni effettuate nelle abitazioni e nelle pertinenze in uso agli arrestati, nell’arco della giornata, sono stati trovati 7 clandestini, di nazionalità marocchina, non in regola con la specifica normativa. Rinvenuto e sequestrato un bilancino di precisione, diverso quantitativo di mannitolo e molti telefoni cellulari.   L’indagine è stata coordinata dal vice questore aggiunto della Forestale Luigi Margarita ed ha visto partecipare 60 uomini del Corpo forestale dello Stato, suddivisi in 15 pattuglie ed un elicottero. L’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore della D.D.A. di L’Aquila, Stefano Gallo.

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