Silvi Marina. Risolto il “Giallo del Cerrano”: il 21enne trovato morto nella sua auto si è suicidato per “Amore”

(wn24).-Silvi Marina –   Il “Giallo del Cerrano” si è risolto. Si è suicidato per una delusione d’amore, infatti, il  21enne, di Silvi, Francesco “Francuccio” Morelli,  residente nella cittadina adriatica,, ma di origini pescaresi, trovato senza vita nella sua auto nella Pinetina del Cerrano. Secondo le indagini condotte dal comando provinciale dei carabinieri di Teramo e dal sostituto procuratore, Laura Colica,  il giovane si sarebbe sparato alla tempia una prima volta, ma non sarebbe morto subito. Poi avrebbe sparato altri due colpi sulla carrozzeria e ulteriori due che sarebbero stati letali. Questa è al momento la ricostruzione fatta dai carabinieri (alle indagini collaborano anche i militari della compagnia di Giulianova, diretti dal capitano Domenico Calore e della stazione di Silvi, oltre a quelli del reparto provinciale con il capitano Nazario Giuliani). Al momento non si conoscono le ragioni del tragico gesto.

 Franco Morelli è stato trovato ieri mattina senza vita, disteso sul sedile posteriore della sua autovettura, una vecchia Lancia Y 10 blu, con un colpo di pistola calibro 7.65, risultata rubata. L’automobile presentava uno o più fori sulla carrozzeria e a terra sono stati rinvenuti alcuni bossoli.

La macchina era parcheggiata lungo la pineta di Silvi Marina – zona a sud della Torre di Cerrano–  a ridosso di una siepe, a pochi metri dal mare, in Via Forcella; un luogo disabitato d’inverno, ad eccezione di alcuni appartamenti i cui proprietari, al riguardo, assicurano che quell’automobile era ferma lì anche sabato scorso ma, a causa dei vetri oscurati, era impossibile vedere cosa si nascondeva al suo interno. Morelli è stato trovato da un’ambulanza della Croce Rossa di Silvi che era stata avvisata da un amico della vittima. Il giovane viveva a Silvi con un nonno acquisito, mentre i genitori, separati, vivono altrove. «Se anche dicessi qualcosa non cambierebbe nulla. Lui non tornerebbe in vita» sono state le uniche parole dette dal cugino.