Bonifica del Tronto.E’ quasi una “Guerra” tra prostitute: coltelli,droga, alcool e controllo delle ragazze sfortunate
(wn24)- Ancarano – Non passa giorno, oramai da molti mesi,che lungo la Bonifica del Tronto, la famosissima “Strada dell’amore”, non si consuma un reato di una certa gravità. All’origine, secondo le associazioni che operano sul territorio,c’è un consumo eccessivo di alcool , droga e affini. Qualcuno direbbe: un fatto normale. Per molti , invece, non è così, perché le persone che gravitano intorno a quel mondo, bene o male vengono monitorate e, in questo caso l’analisi è diverso dal solito: la crisi economica inizia a picchiare anche in quel mondo ed ecco perché molte ragazze , sopratutto straniere, smettono il “mestiere” per dedicarsi allo sfruttamento delle altre connazionali. D questo presupposto nasce l’ultima storia di micro-criminalità. Infatti una avvenente ragazza di colore sfruttava e picchiava una connazionale, che aveva fatto arrivare in Italia con la promessa di un lavoro, ma che al contrario aveva “dirottato” sulla bonifica del Tronto a cercarsi clienti.
L’indagine, effettuata dai carabinieri di Sant’Egidio, diretti dal luogotenente Mario De Nicola, e coordinati dal capitano Raffaele Iacuzio, era partita dopo un violento pestaggio subito dalla più giovane delle nigeriane, trovata in un lago di sangue, lo scorso ottobre, sulla bonifica del Tronto. Dietro a quel pestaggio (che aveva causato alla giovane una ferita alla fronte (suturata con dieci punti) e con la parziale amputazione di un dito, c’era un perchè.
Il rifiuto, da parte della giovane di proseguire nella vita di strada e di versare i proventi dell’attività di prostituzione alla sua protettrice, con la quale viveva nelle vicine Marche.