Teramo.Letizia Marinelli caustica all’inaugurazione della Casa Maia: “Grazie per il vostro non invito”

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(wn24)- Teramo – “La casa-rifugio”, e la sua fruizopne sarà un altra conquista delle donne delle Provincia di Teramo.Del progetto è capofila la Provincia di Teramo (la coordinatrice è Roberta Pellegrino di Ananke Onlus) che ha lavorato insieme al Comune di Teramo, al Comune di Pescara, al Comune di Chieti, all’Associazione Ananke Onlus e alla Cooperativa sociale Alpha.

Alla presentazione, oltre al presidente Valter Catarra, al vicepresidente Renato Rasicci e all’assessore comunale Giorgio D’Ignazio erano presenti Emilia De Matteo (assessore alle Politiche sociali e alla Pari opportunità della Provincia di Chieti); Anna Pompili (consigliera di parità della Provincia di Teramo); Mirella Marchese (Assessore del Comune di Teramo); Nausicaa Cameli (assessore politiche sociali del Comune di Giulianova); Desireè Del Giovine presidente della CPO provinciale.

C’erano anche “le protagoniste” del progetto Maia, le responsabili dei tre Centri antiviolenza: Maria Laura De Loreto, ass. Alfha di Chieti; Roberta Pellegrino e Rita Pellegrini del centro Ananke di Pescara; Cristina di Baldassarre, Centro La Fenice di Teramo.

Casa Maia offrirà protezione alle donne vittime di violenza e ai loro figli e li affiancherà con un sostegno emotivo e pratico in un delicato momento di passaggio e di cambiamento. “La residenza è strutturata secondo una metodologia “orientata al genere” che pone al centro la relazione tra donne, operatrici e vittime e lavora a rafforzare la soggettività femminile – ha spiegato Roberta Pellegrino – per questo il personale è esclusivamente femminile, ha un’esperienza specializzata e pregressa e ha collaborato anche con i tre centri antiviolenza coinvolti: Centro Antiviolenza Ananke di Pescara, Centro Antiviolenza ‘La Fenice di Teramo’ e Centro Antiviolenza ‘Consultorio Alpha’ di Chieti”.

La struttura, che dispone di 8 posti, sarà autogestita con il supporto di 6 operatrici stanziali e di 3 collaboratrici esterne e garantirà ospitalità gratuita alle donne e ai loro figli una serie di servizi. Comprensibile soddisfazione è stata espressa dal vicepresidente Renato Rasicci che ha seguito il progetto sin dall’inizio: “E’ un giorno importante per le donne perché colmiamo un vuoto offrendo un servizio fondamentale per le donne vittime di violenza e per i loro figli”. Gli auguri e i ringraziamenti del presidente Catarra “a tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa” ha aperto la presentazione del progetto : “Non posso non sottolineare che, anche in questo caso, le Province, che si dipingono come inutili, hanno svolto un ruolo determinante”. Avranno accesso alla casa-rifugio solo le donne “pre-selezionate” dai centri antiviolenza.

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