Teramo. Il Sindaco Pavone alla mostra su Celommi:”L’arte del pittore rosetano rende l’immagine dell’Abruzzo”

(wn24)-Teramo – Si è tenuta a Teramo, presso la Pinacoteca civica, l’inaugurazione della mostra antologica dedicata al pittore rosetano Pasquale Celommi (Montepagano 1851 – Roseto 1928). In tutto sono stati esposti oltre 60 olii dell’artista che rappresentano un mondo povero, ma felice, fatto di contadini e pescatori ritratti nei momenti di serenità, di riposo, di feste e rituali, essendo il Celommi “maestro del mondo agreste e delle marine abruzzesi”.

 

In particolare il pittore guarda i campi e le pastorelle, il rosa e l’azzurro speciali della luce che cade sull’Adriatico davanti a Roseto. Il suo è un mondo contadino dignitoso, senza implicazioni ideologiche. In quegli anni di poetica realistica è difficile vedere tanti sorrisi, tanti giochi d’amore senza peccato come nei suoi quadri. Forse c’è un po’ di “patinismo” nel Ciabattino e nella Vedetta ma prevale il compiacimento della bellezza contadina”.

 

Tante le autorità presenti, tra cui il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Enio Pavone e l’Assessore al Turismo e Cultura, Maristella Urbini. Il Sindaco Pavone con entusiasmo ha portato il suo saluto ai presenti affermando che “l’arte di Pasquale Celommi rende l’immagine dell’Abruzzo nei suoi vari aspetti: la natura incontaminata, il mare quieto o tempestoso, la pace dei campi, l’alternarsi delle stagioni.

Rappresentando anche l’ethos della nostra gente, il lavoro quotidiano, gli affetti domestici, in cui siamo soliti riconoscerci. Pertanto, se questa pittura continua a catturare i nostri occhi, a illudere i nostri sensi, a pacificare le nostre ansie, ci fa riassaporare le nostre tradizioni più genuine, è meritevole di essere proposta al pubblico, come lodevolmente negli intendimenti del Comune di Teramo, cui rivolgiamo la nostra gratitudine”.

 

A presentare la mostra il famoso critico Vittorio Sgarbi che, nel concludere la sua “lezione”, ha voluto ricordare come  “nei dipinti del Celommi c’è Dio e un Abruzzo felice”.