Una madre e quattro bimbi costretti per anni a vedere film porno: arrestato un insospettabile padre

maltrattamenti-2

 

(wn24)- Lanciano –  Una storia agghiacciante e a tratti incredibile quella che ha coinvolto per anni una donna di Lanciano e i suoi quattro figli che hanno età comprese tra i 3 e gli 11 anni.
Vessati psicologicamente e fisicamente dal marito-padre e costretti a vivere in una casa molto simile ad una discarica, con sporcizia, rifiuti ed escrementi sparsi nelle varie stanze. L’abitazione si trova in una contrada del comune di Atessa.  
Questa mattina per loro l’incubo è finito: su disposizione della Procura della Repubblica, la polizia è andato ad arrestare l’ uomo (non sono state fornite le generalità) trasferito  nel carcere di massima sicurezza di Villa Stanazzo. Adesso deve rispondere dei reati di maltrattamento aggravato e di lesioni aggravate nei confronti di familiari.  La madre dei bimbi non risulta indagata. Anche lei, come il marito, e’ disoccupata. 
La procura è riuscita a ricostruire una serie di lesioni fisiche procurate ai bambini anche con l’uso di armi da taglio che in più occasioni hanno lasciato i segni evidenti sui corpi dei piccoli.
In un caso l’arrestato ha lanciato contro il figlio un pezzo di legno e gli ha procurato una rilevante ferita ad un dito. E non mancavano epiteti offensivi e minacce continue

L’uomo, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, costringeva anche i bambini a visionare con lui film pornografici e a vivere in condizioni igieniche aberranti, con escrementi e panni sporchi sparsi ovunque sul pavimento dell’abitazione.
In diverse occasioni raccontano gli inquirenti, ha picchiato la moglie, anche in presenza dei minori e nei momenti d’ira distruggeva le suppellettili nell’abitazione. Una abitazione prigione, quella che emerge dai particolari dell’inchiesta e un padre orco senza scrupoli.
Complessa e delicata l’attività investigativa svolta dal personale del commissariato di Lanciano insieme a quella della polizia giudiziaria della Procura che hanno ricostruito una vicenda estremamente grave che si è consumata per anni.

Per gli investigatori sarebbe inspiegabile anche l’ indifferenza delle autorità a vario titolo preposte alla tutela dei minori. Il caso è venuta alla luce solo grazie al grido di dolore lanciato dai bambini in un compito scolastico dove hanno descritto uno spaccato del loro vivere quotidiano .
Tutte le attività della polizia giudiziaria sono state costantemente seguite e coordinate dal sostituto procuratore Rosaria Vecchi che, quando ha ritenuto vi fossero sufficienti elementi per ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha inoltrato istanza di applicazione della misura cautelare. Il gip, Marina Valente ritenendo sussistenti le esigenze cautelari ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere, considerando che la presenza dell’indagato nella casa familiare costituisse un costante pericolo per l’incolumità delle persone offese ed al fine sia di evitare la reiterazione delle condotte delittuose che di garantire lo sviluppo delle indagini.
Durante le indagini, come detto, si è avuto modo di constatare che i minori venivano costretti a vivere in condizioni igieniche drammatiche. In casa vi era della spazzatura in quasi tutte le camere, mucchi di panni sporchi ed escrementi sparsi ovunque sul pavimento, servizi igienici intasati da escrementi ed incrostati totalmente, segno di una mancata pulizia per lunghissimo tempo. Per tali ragioni si è reso necessario anche l’intervento degli organi deputati ai controlli sanitari che stanno svolgendo le attività di competenza per ristabilire l’idoneità dei luoghi.

CATEGORIE
Condividi