Suicida un musicista punk: all’origine un male “oscuro”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(wn24)-Jesi(AN) – Era un musicista punk di un discreto spessore. Francesco Vilotta, 36 anni, una grande passione per la musica, era  molto conosciuto nell’ambiente “rokkettaro” della città È stata la mamma, insegnante in pensione, a chiamare il 118 preoccupata, perché il figlio non rispondeva al tel.. In via Paradiso intorno alle 12.30 si sono precipitati i carabinieri, l’ambulanza e i vigili del fuoco.

Quando lo hanno trovato, per il giovane jesino non c’era più nulla da fare: si era tolto la vita impiccandosi con la cinta dei pantaloni allacciata alla maniglia della porta. Il medico legale non ha potuto fare altro che constatare il decesso avvenuto, a quanto pare, poco prima. All’origine della tragedia ci sarebbe l’ombra della depressione, un buco nero da cui il ragazzo non era riuscito a venire fuori. Non ha lasciato alcun biglietto per spiegare il motivo del gesto.

Un giovane estroso, profondo conoscitore della musica che è stato leader di una delle band più rappresentative dell’underground marchigiano, i Vel, che si sono sciolti nel 2003. Cantante e chitarrista, ha anche scritto numerosi testi tanto che magazine di musica lo hanno definito un «musicista folle, inaffidabile e geniale» che ha sempre lavorato con un «suono unico, cattivo, distorto e sporco, senza alcun manierismo, in una vera ottica punk anti commerciale».

I Vel si sciolsero nel 2003, ad un passo dalla prima pubblicazione ufficiale di un disco sul quale i tre componenti stavano già lavorando con sessioni di registrazione. Il giovane riprese più volte in mano quel progetto e poi con l’etichetta Bloody Sound Fucktory arrivò la pubblicazione della collana Ectoplasmi, dedicata a dischi maledetti, progetti che non hanno mai visto la luce.

 

 

 

 

 

 

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