Abruzzo- Marche. Economia & Finanze: ecco i tagli degli uffici DTEF e CMV

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(wn24)-Dopo rinvii, la rivoluzione negli uffici periferici del Ministero dell’Economia e delle Finanze e delle Commissioni mediche diventa operativa.

Il Ministero, ha disposto dal 1° marzo 2015 la chiusura delle Direzioni Territoriali dell’Economia e delle Finanze (ex-Direzioni Provinciali del Tesoro) e la riduzione del numero delle Commissioni Mediche di Verifica.

Tutte le competenze in materia di pensioni di guerra che facevano capo alle Direzioni Territoriali dell’Economia e delle Finanze sono trasferite alle Ragionerie Territoriali dello Stato, presenti in ogni capoluogo di provincia.

Pertanto dal 1° marzo 2015 tutte le domande in materia di pensioni di guerra (aggravamenti, reversibilità, ecc.) vanno indirizzate alla Ragioneria Territoriale dello Stato competente per la provincia di residenza della persona interessata.

Le uniche domande che vanno indirizzate all’ufficio centrale sito in Roma – Via Casilina 3 e denominato “Direzione Centrale degli Uffici Locali e dei Servizi del Tesoro” sono – come in passato – i ricorsi gerarchici e le richieste di assegno sostitutivo dell’accompagnatore. Questo medesimo ufficio provvederà anche alla gestione delle partite di pensione di persone residenti all’estero.

Le domande in corso di definizione presso le soppresse Direzioni Territoriali delle Entrate verranno automaticamente prese in carico dalle Ragionerie Territoriali dello Stato.

Per conoscere i recapiti della Ragioneria Territoriale dello Stato della propria provincia, è possibile consultare il sito ufficiale oppure contattare le sezioni periferiche dell’Associazione.

L’unica altra modifica procedurale riguarda le Commissioni Mediche, il cui numero è stato drasticamente ridotto. I nuovi ambiti di competenza sono i seguenti:

Sede della CMV COMPETENZA TERRITORIALE
(L’)AQUILA ABRUZZO (L’Aquila)
ANCONA MARCHE (Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino)
BARI PUGLIA (Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Leece, Taranto)
BOLOGNA EMILIA ROMAGNA (Bologna, Ferrara, Forli-Cesena, Modena, Parma,
Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini)
CAGLIARI SARDEGNA (Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Nuoro,
Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano, Sassari)
CAMPOBASSO MOLISE (Campobasso, Isernia)
CATANZARO CALABRIA (Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia)
CHIETI ABRUZZO (Chieti, Pescara, Teramo)
FIRENZE TOSCANA (Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa e Carrara,
Pisa, Pistoia, Prato, Siena)
GENOVA LIGURIA (Genova, Imperia, La Spezia, Savona)
MILANO LOMBARDIA (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi,Mantova, 
Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio, Varese)
NAPOLI CAMPANIA (Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno)
PALERMO SICILIA (Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo,
Ragusa, Siracusa, Trapani)
PERUGIA UMBRIA (Perugia, Terni)
POTENZA BASILICATA (Matera, Potenza)
ROMA LAZIO (Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo)
TORINO PIEMONTE E VALLE D’ AOSTA (Alessandria, Aosta, Asti, Biella, Cuneo,
Novara, Torino, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli)
TRENTO PROVINCE AUTONOME BOLZANO E TRENTO (Bolzano,Trento)
TRIESTE FRIULI-VENEZIA GIULIA (Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine)
VENEZIA VENETO (Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza)


La regolamentazione per la regione Abruzzo è transitoria, a causa degli eventi sismici che hanno colpito L’Aquila. In futuro, la Commissione di Chieti verrà soppressa e tutte le province faranno riferimento al capoluogo.

Tutte le Commissioni Mediche di Verifica non comprese nell’elenco cessano le attività a far data dal 1° marzo 2011.

La legge prevede che le Commissioni superstiti potranno stipulare dei protocolli di intesa con le Asl e con gli uffici medici del Ministero della Difesa per ottenere una maggiore copertura del territorio. Si tratta di una mera eventualità, che è rimessa alle valutazioni delle singole Commissioni Mediche.

Si ricorda che chi non è in grado di recarsi alla Commissione Medica di Verifica, ha diritto di ottenere una visita domiciliare, presentando una istanza debitamente documentata.

Per quanto riguarda tutti gli altri aspetti procedurali, nulla è da ritenere mutato.

Non c’è dubbio che da questa riforma, potranno derivare non pochi disagi per i pensionati di guerra, soprattutto per la drastica riduzione del numero delle Commissioni mediche. D’altra parte, questa riforma nasce con l’unico scopo di ricavare dei risparmi di gestione e quindi non c’è da sorprendersi se essa non pare mettere in primo piano le esigenze dei singoli cittadini. A questo proposito è anche significativo il fatto che la riforma prenda il via in fretta e in furia, ancora prima della pubblicazione degli atti sulla Gazzetta Ufficiale e senza che la stessa Amministrazione abbia fornito alcuna direttiva ufficiale.

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