Denuncia shock della CNA: meglio gli usurai che “Equitalia”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(wn24).Ancona – Gli artigiani marchgiani “strozzati” da “Equitalia”. A denunciarlo è la Cna -Marche, secondo la quale la cessione del credito dall’Agenzia delle Entrate ad Equitalia, nella veste di agente della riscossione, ha come conseguenza che la somma dovuta aumenta immediatamente più del doppio, con il risultato di mettere in ginocchio l’azienda ed i suoi dipendenti. Una situazione che nelle Marche riguarda centinaia di imprese, che hanno concordato con il fisco di versare ratealmente le imposte dovute e che, per una mancanza temporanea di liquidità, sono costretti a saltare una scadenza.

”In questo deprecabile caso – accusano il presidente Cna Marche Gino Sabatini ed il segretario Otello Gregorini – all’Agenzia delle Entrate subentra Equitalia come Agente della riscossione ed il credito si impenna immediatamente raggiungendo importi ben superiori al tasso di usura. Paradossalmente è preferibile farsi prestare i soldi dagli strozzini per pagare la rata del tributo in scadenza piuttosto che saltare la data di scadenza e passare nelle mani di Equitalia”.

La Cna Marche cita il caso recente di un artigiano con un debito Iva di 11.638 euro di cui aveva concordato il pagamento all’Agenzia delle Entrate in venti rate di 581,91 euro con 1.033 euro di interessi complessivi, pari al 9,3 per cento. Per il fatto di aver saltato una sola rata di questo piano dilazionato di pagamento, l’imprenditore marchigiano si è visto salire la somma da pagare a 26.537 euro, dopo il passaggio del credito ad Equitalia, con un incremento di 14.899 euro, pari al 128 per cento.

Passaggi successivi, in caso di perdurante morosità, sono il pignoramento dei beni aziendali o anche personali se l’azienda non è una Srl, ed infine il fallimento, con la rovina dell’imprenditore e la perdita del lavoro per i dipendenti.

In una situazione economica di grande difficoltà per gli artigiani e le piccole e medie imprese, con 580 aziende marchigiane che lo scorso anno sono fallite (quasi due al giorno), secondo la Cna Marche, occorre modificare profondamente le norme sulla riscossione delle imposte e rivedere il ruolo di Equitalia.

”In particolare – precisano Sabatini e Gregorini – va cambiata la legge del 18 dicembre 1997 numero 462 che prevede, nel caso del tardivo pagamento di una rata del debito con l’Agenzia delle Entrate, entro il termine di pagamento della rata successiva, la decadenza della rateazione. In tal caso l’importo dovuto per imposte, interessi e sanzioni è iscritto a ruolo e i contribuenti entrano nel girone infernale di Equitalia. Per questo chiediamo ai Parlamentari marchigiani di portare all’attenzione del Parlamento e del Governo questo problema, salvando dalla rovina tanti piccoli e medi imprenditori artigiani

 

 

 

 

 

 

 

 

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