Il Ministro Giannini: giornata in Abruzzo tra proteste e accoglienze trionfali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(wn24)-Pescara – Una giornata in Abruzzo per il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, giunta a Pescara intorno alle 9,30 proveniente da Bergamo. Quindi la visita all’Istituto Comprensivo ‘G.Pascoli’ di Silvi, poi all’ alberghiero De Cecco a Pescara.

Qui ad attendere il ministro anche alcuni striscioni con scritto: ‘Aziendalismo e calcinacci: questa la Buona scuola di Renzi’. Lo ha affisso questa notte Blocco Studentesco Pescara, la costola giovanile legata a CasaPound Italia: “ Aziendalismo e calcinacci, questa la ‘Buona Scuola’ di Renzi “Per noi – dichiara in una nota il Blocco Studentesco – l’ironia della sorte è proprio rappresentata dal nome stesso della riforma, “La Buona Scuola”, che più che un semplice appellativo rappresenta un “nomen omen”, il destino nel nome: intonaco e calcinacci che cadono, studenti feriti, altri che riportano delle semplici abrasioni, genitori inferociti e professori rassegnati. Se questo è quello che succede a livello particolare, non vogliamo neanche immaginare come verranno attuati tutti e dodici i punti della riforma, soprattutto quando si andrà a toccare l’autonomia dei dirigenti scolastici, che sempre più come dei padri-padroni potranno gestire le risorse finanziarie e l’organico docenti in base ai propri interessi, e quando sarà sempre più chiaro l’intento del Governo di agevolare gli istituti privati tramite detrazioni fiscali che riguarderanno le famiglie che iscrivono i figli nelle scuole non statali. Si sta così concretizzando la visione della scuola-azienda, che nulla ha della “spinta riformatrice” tanto anelata dal premier Renzi. Aspettiamo i risvolti futuri di questa ennesima sfida che Renzi lancia a se stesso e soprattutto a noi, sperando che non ci cada in testa niente di più pesante di qualche calcinaccio”.

Abbiamo fatto una scelta politica decisamente innovativa e credo che alla fine premierà non solo il governo quanto la societa’ italiana. Abbiamo tolto il discorso, la narrazione e la riflessione sui temi della scuola dalle aule e le abbiamo portate nel Paese”. Queste le parole del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, oggi a Pescara nei locali dell’istituto ‘De Cecco’, in relazione alle polemiche di sindacati e precari sulla riforma. “I sindacati – ha osservato – sono un interlocutore importante, se avranno la bonta’ di rileggersi questo disegno di legge e di confrontarsi sui temi e sulle singole proposte troveranno molte risposte ai loro interrogativi, quelli che da anni pongono e che non hanno mai trovato una disponibilita’ governativa” in passato. Quanto ai precari la loro posizione e’ “davvero singolare” considerato che il governo “assumera’ centomila e 700 persone circa quest’anno e riaprira’ definitivamente il flusso di accesso alla scuola per concorso con un turnover gia’ previsto per i prossimi tre anni – concorso bandito quest’anno per l’assunzione nel 2016 – di 60 mila insegnanti”

 

 

 

 

 

 

 

 

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