Prostituta adesca , per sbaglio, vigile urbano e propone “sesso a tre”

 

 

 

 

 

 

 

 

(wn24)-Ancona – E’ un classico, ma nonostante i controlli sono fatti che accadono frequentemente.Una prostituta, infatti, adesca un Vigile Urbano per sbaglio (l’agente si era finto cliente) e gli ha proposto, senza troppi giri di parole, di fare sesso in tre. Tutto è accaduto ad Ancona, dove la prostituta, ovviamente senza inibizioni, ha permesso di scoprire una casa squillo, facendo condannare a ben due anni di carcere l’affittuaria dell’abitazione. Proporre infatti un “triangolo” amoroso, anche se a pagamento, non è reato. Utilizzare una casa per far prostituire le ragazze sì.

«La prestazione costa 70 euro, le andrebbe di fare sesso a tre?». A porre la singolare domanda è stata la squillo che esercitava nel capoluogo marchegiano, in un appartamento di via Flaminia. La risposta del finto cliente però è stata altrettanto spiazzante, esibendo il tesserino da rappresentante delle forze dell’ordine.

A finire nei guai è stata la donna alla quale era intestato il contratto di locazione. Una 25enne dominicana che è stata condannata con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’indagine è partita nei primi giorni del 2013 quando alcuni residenti avevano segnalato uno strano viavai di uomini nell’abitazione. Gli agenti hanno svolto le loro indagini. Il 15 gennaio, dopo aver concordato l’appuntamento, un vigile in incognito ha suonato il campanello. Ad aprirgli la porta è stata una 38enne riminese in lingerie, che esercitava insieme a una 33enne dominicana amica dei due imputati. Dopo aver concordato il prezzo della prestazione sessuale, la squillo romagnola ha proposto all’agente di fare sesso a tre con la collega sudamericana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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