Ecco l’uomo che ha lasciato una vita agiata per vivere con i Lupi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(wn24)-Fermo –   Una storia di altri tempi, ma che accade molto più vicino a noi, di quello che una persona può immagginare. Lascia una vita agiata, un lavoro ben remunerato da agente di commercio, ma ad un certo punto della vita sceglie di vivere con i lupi. Una passione, quella di Maurizio Marziali, 36 anni, fermano, che ha abbandonato la routine per vivere a Monte Vidon Combatte, circondato dai discendenti del lupo selvatico appenninico di cui oggi è allevatore.

«Il nome corretto è cane toccatore – spiega Marziali – un lupo o anche detto lupetto. Una razza italiana non ancora riconosciuta che mi sono impegnato a preservare». L’animale, paradossalmente, aiuta i pastori a governare il bestiame senza nessun pericolo per le pecore. «Vengo da una famiglia di agricoltori – continua Marziali – e sono legato ai valori della terra. Per motivi familiari ho dovuto lasciare l’azienda agricola dandola in gestione e per anni sono stato un agente di commercio. Ho sempre mantenuto i contatti con i pastori e dieci anni fa ho scoperto questo lupo proprio grazie a loro e ho deciso di allevarlo per conservarne i geni».

Il cane toccatore, ribattezzato così perché in grado di far spostare il bestiame con un tocco, è nato con gli accoppiamenti dei cani da pastore con i lupi e ha in corpo il sangue del lupo appenninico. Anche l’aspetto è molto simile. Nelle Marche Marziali è l’unico ad allevare il discendente più vicino al lupo selvatico e in tutta Italia si contano circa quattro allevamenti. Questo primato ha suscitato anche l’interesse della trasmissione di Rai 2 Cronache Animali che recentemente lo ha voluto in studio.

«Li allevo da 10 anni per regalarli ai pastori – continua il 36enne – perché questa razza è predisposta a sorvegliare il bestiame. Non ha bisogno di essere addestrata perché è molto intelligente ed è in grado di decifrare il linguaggio del corpo umano quindi comprende quello che deve fare ancora prima che l’uomo parli».

Il cane toccatore nasce a metà del 1900. «Attualmente vivono con me 10 lupetti – continua l’allevatore – hanno uno spazio coperto e terreno dove stare. Non sono aggressivi e raggiungono al massimo una taglia media e un peso di 15 chilogrammi». L’area comprende un ettaro di terra dove Marziali si occupa anche di altre razze per un totale di 35 cani. Fa tutto da solo. La sveglia per accudirli tutti per lui suona alle 6.

 

 

 

 

 

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