Roseto. “Riserva del Borsacchio”: “Città per Vivere” chiede a D’Alfonso la nomina organo di gestione

 

 

 

(wn24)-Roseto – La Riserva Naturale Regionale Guidata “Borsacchio” non è stata ancora attivata dal Comune di Roseto, sebbene la sua gestione sia stata assunta direttamente dalla stessa Amministrazione Comunale, la quale, però, non ha ancora approvato alcun organo di gestione e né predisposto il regolamento di esercizio neanche per le visite turistiche, l’osservazione naturalistica e la ricerca scientifica, nonché per i divieti specifici a tutela dell’ambiente marino, delle dune, della fauna e della flora presenti sulla fascia protetta della battigia, dei calanchi e del paesaggio collinare.
Il comportamento omissivo assunto sin dall’inizio dall’Amministrazione Comunale di Roseto è ingiustificabile e non si comprendono le “ragioni” di rilevanza pubblica e privata che hanno impedito la elaborazione di un progetto pilota di gestione, finalizzato all’occupazione di disoccupati ed inoccupati, e all’adozione del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva, e sul perchè sono state escluse dalla Riserva proprio alcune aree di particolare pregio ambientale e naturalistico, prospicienti a Sud e a Nord la foce del Borsacchio e la intera zona comprendente la Villa e la Pineta Mazzarosa che sono sempre state considerate “il cuore” storico, culturale ed ecologico di tutta la Riserva. 
Nessuno di coloro che avrebbero dovuto attuare e applicare la Legge istitutiva della Riserva Naturale del Borsacchio lo hanno fatto, e così sono inutilmente trascorsi ben dieci anni dal lontano 2005. 
Le istituzioni di vigilanza della Regione Abruzzo, pur avendo il “dovere” e il compito di “intervenire”, non lo hanno ancora fatto, e, quindi, non stanno tutelando e salvaguardando un bene pubblico ad esse direttamente affidato.
La Lista Civica Città per Vivere, a questo punto, si rivolge direttamente al Presidente della Giunta Regionale Luciano D’Alfonso e al Sindaco di Roseto Enio Pavone, chiedendo ad essi di procedere con somma urgenza, per quanto di rispettiva competenza, alla nomina e all’insediamento dell’Organo di Gestione della Riserva, così come stabilito dall’art. 69 della Legge Regionale 8 febbraio 2006, n. 6.
La Legge istitutiva della Riserva assegna al Comune di Roseto degli Abruzzi la responsabilità di definire, mediante apposita intesa, l’organo di gestione della Riserva, la relativa composizione, nonché le forme ed i modi per l’attivazione della Riserva stessa, “avvalendosi” del Corpo Forestale dello Stato, dell’Università, dell’Istituto Zooprofilattico per l’Abruzzo “G. Caporale”. 
Tutti i termini fissati dalla Legge sono trascorsi senza che il Comune abbia provveduto ai propri adempimenti: per questo la Giunta regionale deve assumere la gestione “diretta” e in via provvisoria della Riserva, attraverso l’Ufficio Tutela e valorizzazione delle aree protette.
Ai Cittadini di Roseto, che nel corso di questi dieci anni si sono impegnati per salvaguardare il patrimonio ambientale e naturalistico del nostro Comune, chiediamo di manifestare il proprio disappunto e di intervenire, sia firmando la “Petizione Popolare” nei confronti dell’Amministrazione Comunale e della Giunta Regionale, e sia “sensibilizzando” i Consiglieri comunali e regionali di maggioranza e di opposizione, affinché sia salvaguardato questo nostro “angolo di paradiso”, unico rimasto, e irripetibile, lungo la fascia costiera adriatica, di enorme valore ecologico, paesaggistico, faunistico, storico, culturale e, anche, di promozione turistica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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