Ritrovato capolavoro del Goya ( valore 15 ml) rubato con la complicità dell’imprenditore marchigiano Fioretti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(wn24)-Ancona –  Era finito, dopo una serie di “passaggi”, in Lussemburgo e passando per San Marino. Sottoposto a confisca, è tornato ad essere patrimonio di tutti. Il quadro attribuito a Goya “Personaggio seduto, di famiglia spagnola decorato con croce cavaliere di Malta e accreditato presso la corte di Spagna” è ora affidato alla Sopritendenza delle Marche. Sarà il ministero dei Beni culturali a deciderne poi la collocazione, forse lasciandolo alle Marche stesse. Il valore stimato si aggira sui 15 milioni di euro. A riportarlo in Italia, una complessa e prolungata attività di indagine. “Una bella indagine classica, senza telefoni sotto controllo ma condotta solo con accertamenti testimoniali e documentali”, hanno spiegato illustrando i dettagli dell’operazione il capitano Carmelo Grasso del nucleo di Tutela Patrimonio Culturale di Ancona insieme al colonnello Luigi Cortellessa vicecomandante del Comando Carabinieri Patrimonio Culturale Italiano. A coordinare le indagini, il procuratore capo facente funzione Irene Bilotta. Le vicende del quadro, un olio su tela di cm 100 x 138, sono rocambolesce e si dipanano dal 1988 ad oggi coinvolgendo una rete di “loschi personaggi, relazioni mafiose, ricettazioni, omicidi. Un thriller”, ha spiegato il colonnello Cortellessa. In mezzo, anche un cardinale. A capo della matassa, l’imprenditore jesino Tommaso Fioretti, 58 anni, ex amministratore della Metropolitan Building per conto di Edoardo Longarini e della Nuova Fortuna, la società che prima del crac gestiva la sala Bingo alla Baraccola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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