Montepagano di Roseto. Dopo 10 anni smantellata l’antenna. Determinanti le battaglie di “Città per Vivere”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(wn24)-Montepagano di Roseto – Era in 2005, quando i residenti di Montepagano di Roseto,dovettero assistere, nella zona San Rocco, all’installazione di un’antenna-traliccio, tutto per uso militare, che era ben visibile anche da Roseto. Le reazioni dell’allora amministrazione fu molto tiepida rispetto al clima che si respirava tra i cittadini  e non solo di Montepagano. L’ex parlamentare , Pio Rapagnà, insieme agli aderenti del Comitato “Città per Vivere”, protestò a lungo, anche con decisioni che suscitarono l’attenzione dei media nazionali. L’usomilitare dell’antenna si bloccò, ma la parte ferrosa è rimasta per dieci anni in bella mostra ed ora la decisione della Giunta a guida Pavone di arrivare alla demolizione. Questa mattina, infatti, i lavori sono finiti e il terreno , una volta occupato dal traliccio, è tornato libero e quindi pronto alle coltivazioni agricole, come era una volta.Soddisfatto l’ex parlamentare, Pio Rapagnà e i cittadini che fanno parte del comitato “Città per Vivere”.

“Come portavoce pro-tempore del Comitato Popolare anti-Antenna Elettra di Montepagano- dice Rapagnà in un comunicato –  esprimo tutto il mio sollievo per la conclusione, dopo 10 anni, dei lavori di smontaggio della famigerata “Torre Tralicciata”, i cui lavori di completamento fino ai 40 metri di altezza furono bloccati da me personalmente attraverso l’uso di un altoparlante ed un microfono attraverso il quale, con una certa dosa di avventatezza e temerarietà, e davanti ad alcuni abitanti di Montepagano che mi avevano appositamente “chiamato ad intervenire”, chiesi agli operai di scendere dalla torre ed uscire dal cantiere poiché quella torre antenna non poteva essere installata proprio in quel posto. Poi vennero altri abitanti, numerosi carabinieri, vigili urbani e amministratori e consiglieri comunali dell’epoca che, dissero, “che non ne sapevano niente” e che, alcuni di quelli di oggi, “non l’avevano visto” quel traliccio che era già arrivato a 35 metri da terra. Comunque è bene ciò che finisce bene.
Per me- aggiunge l’ex parlamentare radicale –  questa è stata una delle più importanti e significative lotte vinte, insieme ai Cittadini, come quella contro il transito dei TIR sulla Statale 16 Adriatica da Rimini a San Salvo. Pertanto: “Unicuique suum” (a ciascuno il suo!) e, quindi, complimenti e grazie a tutti coloro che hanno fatto il loro dovere e la propria parte, con un pensiero speciale e commosso a coloro che, purtroppo, non ci sono più e che avrebbero avuto piacere di assistere allo smontaggio della torre-traliccio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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