Muore a 20 anni per un gioco da “sballo” : inala aria da uno spray refrigerante

(wn24)-Serra San Quirico(AN) – Come si fa, a soli venti anni, morire per provare, scommettere, sballarsi o magari per gioco Così è accaduto ad Emanuele Panarello, appunto, soli venti anni, ha trovato la morte dopo aver inalato del gas contenuto in una bomboletta di aria spray refrigerante per pulire i computer.Il fatto è accaduto a casa di un amico, il quale, pur avendo tempestivamente allertato il 118 non ha potuto fare nulla per salvarlo da una morte assurda, un gioco stupido sfuggito di mano. Forse l’ultima moda dello sballo tra i giovanissimi o una tragica fatalità?.

I Carabinieri dovranno ora chiarire cosa è accaduto in un’abitazione in via Clementina a Stazione di Serra San Quirico, dove il giovanissimo ha trovato la morte. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, sembra che il ragazzo – siciliano d’origine e trapiantato da alcuni anni nelle Marche, avesse raggiunto la casa dell’amico.
Prima era andato in una ferramenta della zona ad acquistare quella bomboletta che solitamente viene usata per la pulizia dei computer. Questo sembra essere’ultima frontiera dello sballo giovanile in quanto i suoi effetti sono simili a quelli dell’abuso di etanolo (alcol), con una prima sensazione di euforia e distacco dalla realtà, ma poi un progressivo calo di riflessi che non permette più di distinguere un pericolo da una situazione di controllo. E potrebbe annidarsi in questa fase la trappola mortale. Giunto a casa dell’amico, Emanuele avrebbe inalato il gas e in seguito all’assunzione, avrebbe iniziato a stare male.
L’amico ha chiamato il 118 e sul posto sono intervenuti l’automedica e persino l’eliambulanza, ma ogni disperato tentativo di soccorso si è rivelato purtroppo inutile. Per Emanuele non c’è stato nulla da fare.
I sanitari hanno tentato massaggi cardiaci e tecniche rianimatorie, ma alla fine si sono dovuti arrendere. Il cuore aveva smesso di battere. Il decesso è stato causato con ogni probabilità dall’assunzione della sostanza in sovraddosaggio, forse proprio per procurarsi eccitazione psicofisica.
L’overdose ha provocato nel ragazzo un arresto cardiorespiratorio che lo ha condotto velocemente alla morte. Emanuele ha perso la vita così, sotto gli occhi inorriditi dell’amico che ha tentato di rianimarlo e di aiutarlo ma purtroppo invano. I militari dovranno accertare ora se quella fosse una condotta “abituale” del giovane o se avesse voluto “provare” proprio ieri.

CATEGORIE
Condividi