Scuola&Sindacato. Irene Caporaletti, segretaria UIL:”No all’abolizione del valore legale del titolo di studio

Scuola&Sindacato. Irene Caporaletti, segretaria UIL:”No all’abolizione del valore legale del titolo di studio

(wn24)-Redazione – Dopo le molte polemiche suscitate per la scarsa attenzione, dimostrato fino ad adesso, verso il mondo della scuola e del mondo accademico, da parte deI Ministro Bussetti, i Sindacati affilano le “armi” in vista dell’apertura della discussione circa l’abolizione del valore legale del titolo di studio nel nostro ordinamento è la certificazione rilasciata dall’autorità scolastica o accademica con cui si attesta il conseguimento del diploma o laurea. 
 
“Con il “valore legale”- dice Irene Caporaletti, segretaria regionale della Uil Scuola- si conferisce ufficialità e validità su tutto il territorio italiano. Ciò significa che il titolo conseguito è riconosciuto valido per legge a prescindere da dove sia stato conseguito. Esempio: una laurea conseguita a Bologna ha lo stesso valore di una conseguita a Napoli.

Abolendo il valore legale- puntualizza la responsabile regionale della Uil-scuola- si creerebbe competitività tra gli atenei e le scuole, aumentando il divario tra gli atenei del Nord che da sempre hanno più risorse rispetto agli atenei del Sud con la conseguenza di avere laureati di serie A con disponibilità economiche tali da poter accedere agli atenei più prestigiosi e laureati di serie B con un reddito inferiore che devono ripiegare su atenei meno prestigiosi”.

 
La discussione sull’abolizione del valore legale del titolo di studio, da sempre pone l’accento sulle conseguenze anche da un punto di vista delle modalità di assunzioni sulla base di esperienza e preparazione.
 
“Inoltre- dice ancora Irene Caporaletti dellla Uil scuola regionale- si aprirebbe maggiore discrezionalità all’interno dei concorsi con il rischio che aspiranti meno preparati di altri sono avvantaggiati non per le loro esperienze professionali ma per amicizie o relazioni di cui godono, un problema già ampiamente presente in Italia e senza la tutela di un valore legale del titolo di studio aumenterebbe notevolmente”. 
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