Calcio a 5. Acqua&Sapone Unigross e un anno con Perez:”Dodici mesi incredibili”

Calcio a 5. Acqua&Sapone Unigross e un anno con Perez:”Dodici mesi incredibili”

(wn24)-Pescara – Esattamente un anno fa, entrava per la prima volta al PalaSantaFilomena per condurre il suo primo allenamento con l’AcquaeSapone Unigross. In dodici mesi, Tino Pérez ha cambiato la storia. Del club nerazzurro e del futsal italiano.

Un giro del calendario gli è bastato per vincere, nell’ordine, Coppa Italia, scudetto e Supercoppa italiana. E sfiorare anche una clamorosa qualificazione alla Final Four di Champions. Oltre alla Panchina d’Oro 2017/2018, come miglior tecnico della serie A.

Nella stagione in corso, sono 26 le partite ufficiali tra campionato, Champions e Coppa della Divisione: 21 vittorie, 1 pareggio e 4 sconfitte.

Cose mai viste fino a poco tempo fa in casa nerazzurra: se lo aspettava quando ha firmato? “Tutto quello che mi aspettavo, non è quello che abbiamo fatto – ha detto ieri sera in diretta sulla pagina Facebook ufficiale del club, rispondendo alle domande dei tifosi – . E’ stata una grande sorpresa aver trovato questa squadra, con questi giocatori: in pochi mesi di lavoro abbiamo fatto un gran campionato”.

Merito del cambio di mentalità inculcato con il passare dei mesi nella testa dei suoi uomini: lavorare ad alta intensità per giocare allo stesso modo. “Per me il segreto è questo: l’allenamento è come il gioco – spiega il coach di Toledo, 50 anni il prossimo aprile – . Si gioca come ci si allena. Se ti allena lento, il sabato giochi lento. Se invece ti alleni al massimo in settimana, giochi al massimo la partita”.

La serie A italiana è ancora lontana dalla Liga spagnola? Cosa serve per raggiungere quel livello? “Deve cambiare l’intensità degli allenamenti”, dice subito Pérez, che aggiunge: “E’ molto importante il lavoro con i giovani, con la base. L’attività giovanile è il futuro del nostro sport. Senza i ragazzini, non avremo il futsal. Mi aspetto che nei prossimi cinque, sei anni questo possa cambiare. Se mi piacerebbe tornare ad allenare le giovanili? Certo, mi piace molto. Nella mia città, a fine carriera, lo farei volentieri. L’ho fatto per quasi dieci anni in passato e mi ha dato una felicità e una soddisfazione incredibili”.

L’Inter Movistar in Spagna promuove il recupero del calcio di strada, quello che sfornava fino a qualche anno fa grandi talenti di calcio e futsal. Come Ricardinho. “Sì, tanti campioni, anche in Spagna e in Brasile, hanno iniziato giocando in strada. Solo che oggi è più difficile: le strade non sono più sicure come qualche anno fa. Ma ne avremmo bisogno. In Spagna, tutte le scuole hanno un palazzetto in cui iniziare a giocare a futsal, basket o pallamano. Si comincia da piccoli, a scuola, a cinque, sei anni a praticare questi sport, e magari si entra così in contatto con le squadre”.

In dodici mesi, ha giocato molte partite. Quali di queste l’hanno fatto emozionare? “La seconda partita di Bassano, gara2 delle finali, con una rimonta importante e la vittoria ai rigori. Ma la più importante è stata la gara di ritorno dei quarti di finale contro il Pesaro: da 0-3 abbiamo rimontato fino al pareggio con il portiere di movimento. Quella è stata una svolta nel nostro cammino”.

Una sola macchia nel percorso sulla panchina nerazzurra: il ko contro il Kairat che ha escluso Mammarella e compagni dalla Final Four. E’ stata una delusione? “Sì, grande, anche se abbiamo fatto una buona partita, abbiamo avuto più occasioni degli avversari, ma loro hanno segnato di più, avevano più consapevolezza nei loro mezzi rispetto a noi in quel preciso momento. Poi abbiamo fatto due partite molto buone, giocando meglio degli avversari. Non ci resta che fare i complimenti agli avversari che si sono qualificati”.

Nel weekend si gioca la Final Four di Coppa della Divisione e l’AcquaeSapone Unigross non ci sarà. Chi può vincere il primo trofeo del 2019? “Il Pesaro. Gioca in casa, ha una semifinale abbordabile e arriva con i favori del pronostico”.

Pérez tornerà a competere per un titolo a marzo nella Final Eight di Coppa Italia in Emilia Romagna: scoprirà altre bellezze del nostro Paese e potrebbe debuttare su Sky Sport in caso di accesso alle semifinali. “Non sono mai stato in Emilia Romagna e sono contento di poter scoprire un’altra regione d’Italia. La competizione sarà difficile per noi perché partiamo come vincitori dell’edizione precedente. Vedremo dove sapremo arrivare, mi piacerebbe giocare un’altra finale…”.

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