“Non voglio imparare la lingua italiana”: migrante viene punito, ma il TAR gli accorda la ragione

“Non voglio imparare la lingua italiana”: migrante viene punito, ma il TAR gli accorda la ragione

(wn24)-Ascoli Piceno – L’Italia che cambia, anche per decisioni discutibili: la prefettura di Ascoli Piceno aveva disposto la revoca delle misure di accoglienza nei confronti di un migrante, certo Tenon Fofana, ma il Tar gli accorda la ragione facendo annullare di fatto, il provvedimento e l’extracomunitario quindi può restare in Italia.
Nel luglio 2017 il migrante, rappresentato e difeso dall’avvocato Mersia Pelliccioni, venne inserito presso un centro di Accoglienza straordinario piceno (Cas)a seguito della richiesta di protezione internazionale ed era anche privo di mezzi di sussistenza. Il mese successivo venne trasferito in un altro centro per contrasti sorti con un ospite che avrebbe rivelato, agli operatori della struttura, l’abitudine del migrante e di portare cibo in camera in violazione delle norme del centro di accoglienza.
In quella occasione Fofana venne anche diffidato dal compiere ulteriori violazioni. Alla fine di novembre il profugo venne anche segnalato per atteggiamenti di protesta contro gli operatori della struttura circa la frequentazione del corso di lingua italiana; corso a cui non aveva più intenzione di partecipare. A causa di quest’ultima vicenda, il prefetto di Ascoli aveva disposto la revoca della misura di accoglienza. Ma i giudici del tribunale amministrativo regionale Maddalena Filippi, Gianluca Morri e Simona De Mattia, hanno annullato il provvedimento.
CATEGORIE
TAGS
Condividi