A 73 anni chiede al “Tribunale Ecclesiastico”di annullare il matrimonio

A 73 anni chiede al “Tribunale Ecclesiastico”di annullare il matrimonio

(wn24)-Macerata- I tempi che cambiano, così velocemente, che in certi casi si stenta a credere quello che decide una persona per se o per gli altri. Nel “campo” dei matrimoni si registrano, oramai spesso e volentieri, delle decisioni che la wsciano perplessi.come il 73enne che ha chiesto l’annullamento del matrimonio, nonostante la sua età abbastanza avanzata. 
I sì sempre meno convinti sono dimostrati anche dalle 101 cause di nullità presentate nel 2018 al Tribunale ecclesiastico piceno, del quale è stato inaugurato il 79° anno giudiziario all’Abbazia di San Claudio a Corridonia. A presentare il tema don Mario Colabianchi, l’arcivescovo di Pesaro Piero Coccia, l’arcivescovo metropolita di Fermo Rocco Pennacchio e il sottosegretario della Conferenza episcopale italiana Mons. Giuseppe Baturi.

Statistiche e dati non molto confortanti che vedono tante coppie sciogliersi dopo il fatidico sì; tra queste non solo giovani poco convinti della scelta fatta, ma anche coppie in età più avanzata, a rappresentare tutte le stagioni della vita: infatti la forbice di età dei richiedenti è notevole ampia: tra i 26 e i 67 anni le donne e tra i 22 e i 73 gli uomini. Difficilmente si potrebbe pensare che anche dei 73enni vogliano divorziare eppure è cosi.

Sono dunque 101 le cause presentate nel 2018, di cui 33 provenienti dall’arcidiocesi di Fermo, 11 da quella di San Benedetto, 10 tra Ancona e Senigallia e le restanti da altre diocesi marchigiane. Da sottolineare il fatto che a chiedere lo scioglimento del matrimonio siano sia uomini che donne: 52 i primi, 49 le seconde. La durata media è di circa 8 anni, con periodi minimi di 6 anni e unioni di oltre 15 anni ( 18 casi). Le coppie senza figli sono 57, mentre 20 hanno un figlio, 18 due e 6 tre. Stando alle valutazioni finali una delle ragioni principali della fine di un’unione è l’immaturità degli sposi, poco consapevoli dell’impegno che si assume e di ciò che esso comporta, come ad esempio la fedeltà e la consapevolezza del sacramento. Il Tribunale analizza minuziosamente i casi che gli vengono posti e sono pochissime le cause rinviate al Tribunale centrale di Ancona, a dimostrazione della minuziosità e dello scrupolo con cui vengono affrontate le richieste.

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