Maltempo Marche e Abruzzo: un morto con spiagge devastate e turisti in fuga lungo la costa adriatica/FOTO

Maltempo Marche e Abruzzo: un morto con spiagge devastate e turisti in fuga lungo la costa adriatica/FOTO

(wn24)-Redazione – Colpisce duramente l’ondata di maltempo nelle Marche e in Abruzzo causando allagamenti e devastando le spiagge di Numana, Sirolo, della costa fanese, fino a Pesaro. In Abruzzo colpita violentemente la spiaggia tra Villa Rosa e Alba Adriatica dove sono state spazzate via le tensostrutture del mercatino, con picchi  molto devastanti anche a Tortoreto. Un uomo è morto dopo essere stato colpito da un malore a Osimo(AN) durante la tempesta di pioggia e vento che si è abbattuta sulla regione. Decine le persone soccorse dai sanitari del capoluogo marchigiano per incidenti stradali, cadute da moto e alberi che si sono abbattuti a causa del maltempo.
 
 
Un martedì terribile, terrificante. E potrebbe non essere finita qui. La tempesta di pioggia e vento ha lasciato il segno, un segno pesante. Spiagge devastate, strade bloccate, alberi caduti, allagamenti e tanto altro ancora con incidenti stradali, cadute, inconvenienti, danni alle macchine come se fosse un vero e proprio bollettino con il dramma di un uomo morto a causa di un infarto durante la tempesta. Alla faccia di quel refrigerio che in tanti si aspettavano dopo tanti giorni di caldo opprimente, di afa e di temperature bollenti. Ancona e Vallesina, ma anche Pesaro e la costa fanese e con loro le spiagge di Numana e Sirolo devastate. Sarà difficile rialzarsi, sarà difficile ricominciare l’estate dopo un 9 luglio che ha passato un conto salatissimo.

Torna intanto l’allerta meteo. Temporali, grandinate, forti raffiche di vento: vale in ben sette regioni e una provincia l’allerta gialla scattata da martedì sera. Eccole: Piemonte, Lombardia, la provincia autonoma di Trento, Veneto, Emilia Romagna, Toscana , Marche e Abruzzo. La causa di questa ondata di cattivo tempo è dovuta al cedimento dell’alta pressione africana che permetterà l’ingresso di masse d’aria fredda sulle nostre bollenti terre. Sarà infatti il contrasto tra l’aria fredda e quella calda preesistente ad elevare l’intensità del peggioramento.

 
 
 
 
 
 
 

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