Strage nella Discoteca di Corinaldo: arrestati sette giovani(descritti spietati) della “banda dello spray”

Strage nella Discoteca di Corinaldo: arrestati sette giovani(descritti spietati) della “banda dello spray”

(wn24)-Redazione – Le loro attività criminali , la maggior parte delle quali rapine compiute con lo spray al peperoncino, fruttavano fino a 15mila euro al mese. E gli stessi giovani, modenesi di origini,  hanno provocato la strage nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (AN),  dove il 7 dicembre scorso morirono cinque giovani e una madre in attesa di andare a casa con la figlia. E’ quanto hanno accertato gli investigatori che stanno ora indagando su tutta un’altra serie di episodi analoghi avvenuti in 60 locali del centro-nord e anche all’estero: uno dei colpi è infatti stato realizzato a “Chessy”, presso il parco divertimenti Disneyland. In tutti e 60 i casi è stata accertata la presenza dei giovani.

Sette gli arresti: in carcere sei ragazzi tra i 19 e i 22 anni, tutti residenti nel Modenese, accusati di omicidio preterintenzionale e lesioni: farebbero parte di una banda dedita alle rapine in discoteca spruzzando spray al peperoncino. Arrestato anche un ricettatore solo per associazione. Quella sera erano tutti alla Lanterna Azzurra. I sei ragazzi arrestati sarebbero responsabili di molteplici furti e “agivano con stabilità”. Erano in contatto con il ricettatore, arrestato con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al furto. Il ricettatore, è stato precisato, veniva contattato anche prima del furto.

La strage di Corinaldo non è l’unico episodio in cui bande di giovani hanno utilizzato spray al peperoncino provocando caos e tragedie. Il 3 giugno 2017 a Torino, in piazza San Carlo, durante la proiezione sul maxi schermo della finalissima di Champions tra la Juventus e il Real Madrid, i componenti di un altro gruppo di giovanissimi – anche in questo caso definito ‘banda dello spray’ – sparsero del liquido tra la folla provocando caos e un fuggifuggi disperato di migliaia di persone. Nella calca, rimasero ferite oltre 1.500 persone e due morirono in seguito.
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