Penne. Primo intervento di chirurgia ortopedica assistito dal computer. La protesi al ginocchio eseguito da Domenico Palmieri
Una tecnica particolarmente indicata per pazienti giovani e con ginocchia complicate, come in questo caso, con un paziente di 65 anni già sottoposto in passato a intervento demolitivo del menisco, in età adolescenziale, con grave artrosi osteoporosi e deformità. Questo tipo di tecnica già adoperato in altre aziende ospedaliere in Italia e, prevalentemente, all’estero viene utilizzato di routine (Lione in Francia). Il paziente sottoposto a intervento, già in piedi da oggi, ha iniziato il suo percorso riabilitativo di fisioterapia.
L’utilizzo di questi dispositivi hanno permesso lo sviluppo di tecniche mini invasive, consentendo al chirurgo di compensare la mancanza di visibilità dettata dalle mini incisioni della cute e dei tessuti articolari, oltre ad avere una accuratezza e precisione più elevata, con l’unico aggravio dettato dai tempi di intervento, leggermente più lunghi rispetto a quelli della chirurgia tradizionale. Un sistema che permette una più lunga affidabilità e sopravvivenza del sistema protesico impiantato e soprattutto, nei pazienti più giovani, evita l’eventuale rischio di revisione dettato dalla usura delle componenti. In sintesi, la navigazione nel corso dell’intervento chirurgico, consente al medico di avere una precisione molto elevata e al sistema impiantato una performance e durata maggiore nel tempo.
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