ATSC Teramo:il Presidente Damiani denuncia lo scandalo ENASARCOI:auto di lusso a scapito di formazione e qualificazione

ATSC Teramo:il Presidente Damiani denuncia lo scandalo ENASARCOI:auto di lusso a scapito di formazione e qualificazione

(wn24)-Teramo –  Il 26 febbraio è stato approvato il budget per le prestazioni assistenziali Enasarco pari a 22.204.000 euro, di cui 7.834.000 destinati alla polizza assicurativa agenti. Dei restanti, 2.070.000 euro sono stati messi a budget come erogazione straordinaria, compresa l’emergenza sanitaria relativa al coronavirus.
A questi dati positivi, però, si affiancano altri tutt’altro che favorevoli per la categoria. È stato infatti operato un taglio drastico al fondo destinato al contributo per la formazione degli agenti: 250.000 euro – invece dei 500.000 dello scorso anno, con possibilità di aumento fino a 1.000.000 – vincolati a dei requisiti particolarmente restrittivi, mentre una cospicua somma – 1 milione e 250mila euro – è stata stanziata per il contributo acquisto/noleggio auto.
«Si tratta di uno scandalo senza precedenti – afferma con forza il Dottor Franco Damiani, Presidente ATSC e Delegato Assemblea Enasarco –. La promozione della formazione risponde all’assunto del long life learning, in ossequio al Trattato di Lisbona adottato dall’Unione Europea, nonché al primo comma dell’articolo 9 della Costituzione italiana – che cita testualmente “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica” senza operare distinzioni di sorta e promuovendo la formazione. 
 
Oltre a ciò, lo stesso Statuto Enasarco all’articolo 2 – Scopi istituzionali, comma 1, punto b), cita testualmente che la Fondazione provvede senza fini di lucro “alla formazione, alla qualificazione professionale, (…) in favore degli iscritti”. E invece, poi, incentiva l’acquisto di macchine lussuose a scapito della formazione. In questo modo, si continua a perpetuare l’immagine stantia dell’agente di commercio con orologi e macchinoni. 
 
Tutto questo è indice del fatto che molti, in campagna elettorale, tengono più alla poltrona che al futuro della categoria. Solo la qualificazione nobilita l’agente e fornisce le soft skills necessarie a rendersi e mantenersi competitivi sul mercato. La conoscenza, e quindi il sapere, è parte integrante ed antecedente logico del saper fare».

La formazione dovrebbe essere obbligatoria per la categoria degli agenti di commercio, in quanto rappresenta uno strumento fondamentale per affrontare il futuro professionale. Per questo essa dovrebbe essere una risorsa facilmente accessibile e non ristrettiva. Ancora più assurda è poi la situazione riguardante gli iscritti che nel 2019 hanno presentato domande per l’erogazione di un contributo, di cui tuttavia non hanno potuto godere a causa dell’esaurimento del budget messo a disposizione. Per tali agenti è stato prevista la possibilità di ricevere questo contributo soltanto se in possesso dei requisiti stabiliti nel programma delle prestazioni integrative riferito all’anno 2020. Questa soluzione è stata infatti adottata per soddisfare, per la maggior parte, le richieste di contributo auto, a discapito delle risorse previste per il 2020 e di altre prestazioni socialmente utili quali, ad esempio, prevedere un’assistenza per gli agenti che perdono il mandato e si ritrovano senza lavoro.

 
«È una vera e propria miopia organizzativa del CDA Enasarco – prosegue Damiani -, che rischia di non tenere in debita considerazione gli elementi di sfondo utili ad avere una visione d’insieme lungimirante, concentrandosi piuttosto sugli elementi che danno sicurezza nel presente e non interrogandosi sul futuro. Dobbiamo invertire questa rotta. ATSC si batterà affinché la formazione venga riportata al primo posto nell’elenco delle priorità. ATSC mette sempre al primo posto gli agenti!

Siamo passati da un bilancio 2011 per contributi di assistenza pari a 56.193.069,64 euro ad un budget previsionale 2020 per la stessa voce pari a 142.795.604 euro. Quindi, con una buona gestione, dovrebbe essere non penalizzato, ma aumentato il fondo per le prestazioni di assistenza, soprattutto in questo momento epocale. Un’altra dimostrazione di un CDA che non ha una vision per gli agenti di commercio ed i consulenti finanziari ma forse una sola una mission».

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