EROI PER UN GIORNO:parte la rubrica di Loris Cattunar. “Luca Vatta”, un ragazzo che cambiò un “destino”

EROI PER UN GIORNO:parte la rubrica di Loris Cattunar. “Luca Vatta”, un ragazzo che cambiò un “destino”

(wn24)-Redazione – Non tutti i giorni sono uguali, ci sono giorni che segnano la vita lasciando un ricordo indelebile come un solco di un LP , la nostra vita è fatta di tanti solchi ma ci sono delle emozioni da riascoltare che hanno modificato il destino nostro o di altri che incontriamo inconsapevolmente sulla nostra strada come Luca Vatta, un ragazzo come tanti bello giovane con tanti sogni nel cassetto i primi amori di una gioventù che sprizza dai pori . Trieste è la location della storia, perchè la sua città piena di storia con tanti chiari e scuri una “Vienna” sul mare .Luca studente modello del nautico che desidera seguire le orme di suo zio ufficiale della marina mercantile con vivo il desiderio in lui di girovagare il mondo conoscere popoli e lingue aldilà dell’orizzonte 
.Quella sera del 12 giugno 2019 c’era l’aria fresca d’inizio estate uscendo dall’uscio di casa dopo cena saluta suo padre Andrea e mamma Rossanna, Luca ben vestito con giubbotto rosso jeans e le sue nuove scarpe blu aveva appuntamento con due ragazze in un locale noto della movida triestina . Luca è un ragazzo puntuale e decise di uscire per tempo e raggiungere a piedi il luogo dell’incontro.

Via Gioacchino Rossini Trieste, un uomo straniero si ferma in un locale, come tanti in una città portuale e multietnica. Un uomo robusto dalla carnagione scura dotato di una grande sete di birra, birra fresca di ottima qualità bionda, doppio malto, ricordi, ricordi scorrono per la mente tra un boccale e un altro lontano da casa natia, una casa che si trova ben oltre l’orizzonte ,L’uomo straniero beve per dimenticare o per la leggera consapevolezza di non correre rischi dato che non ha veicoli da guidare, salda il conto, ed esce dal locale , si avvia barcollante attratto all’uscita a sinistra da lampioni illuminati e dalla lieve brezza profumata che perveniva da quella direzione.

Luca invece camminando raggiunse l’altezza della chiesa di Sant’ Antonio , in lui un attimo di indecisione se prendere la strada più breve alla sua sinistra o attraversare la piazza antistante per raggiungere il canale navigabile ,solleva il suo sguardo ma il richiamo per il suo amato golfo con la visione del ex idroscalo ora capitaneria del porto è troppo forte per un futuro uomo del mare ,perciò raggiunse il canale navigabile convinto che sarebbe arrivato puntuale al suo appuntamento .

Mentre l’uomo straniero barcollante con il suo un leggero piumotto verde scuro ma pesante di chiavi monete e effetti personali raggiunse la scia illuminata accompagnato dalla brezza una scia per lui non ben definita per i fumi dell’alcool con la visione di altri palazzi e locali con richiamo di luci in fondo ,un passo in più, un tonfo nel buio bagnato tra due imbarcazioni , un risveglio brusco, nessuno nelle immediate vicinanze ,il leggero piumotto verde assorbe l’acqua e diventa un macigno che lo tira giù , la marea è bassa, ma lui non sa nuotare, poi stretto fra le due imbarcazioni i movimenti non sono liberi riesce ogni tanto con la spinta della disperazione quando tocca il fondo melmoso raggiungere la superficie e urlare aiuto nella sua lingua incomprensibile, ma per lunghi ma interminabili attimi non c’è nessuno ad ascoltare il suo appello

Luca Vatta raggiunto il canale navigabile a un certo punto guarda istintivamente l’ora sul suo orologio diver automatico da polso e accelera il passo ma a metà percorso sente dei rumori strani nell’acqua, attratto dai rumori, cercò la fonte, ma i vestiti scuri dell’uomo in difficolta non aiutava la visione al chiaro di luna in mezzo al canale navigabile.

Fortuna volle che Luca si accorse che l’uomo era in pericolo di vita in quell’attimo si fermo e scorse tutti gli impegni, il suo istinto di salvare quell’uomo arrivo come un fulmine a ciel sereno si spoglio in un attimo e si tuffo nel buio in quell’acqua fredda e oleosa per raggiungere quell’uomo ormai allo stremo delle sue forze ,lo liberò da quel piumino che era caldo che però in quelle acque aveva un abbraccio mortale freddo . Luca da esperto nuotatore porto l’uomo ormai in stato semicosciente verso la riva Urlando a squarciagola aiuto Luca quell’uomo lo voleva salvare a tutti i costi sentiva fievole il suo respiro ,Le urla di Luca raggiunse un passante che chiamo i gestori di un locale attiguo al canale che lo aiutarono a issare l’uomo a riva e chiamarono il pronto soccorso.

Luca tutto bagnato incurante della sua salute non distolse un attimo lo sguardo da quell’uomo in attesa dei soccorsi. All’arrivo dei soccorsi l’uomo comincio a riprendere coscienza e ringrazio nella sua lingua osservando il suo salvatore Luca in quel momento Luca Vatta ebbe una lacrima di gioia e commozione per aver salvato una vita . Raccolse i suoi abiti a bordo riva si vestì e diede le sue generalità alle autorità competenti.

Poi prese il suo smartphone e telefono le sue amiche per scusarsi di non essere venuto all’appuntamento ,poi chiamo i suoi genitori per chiedergli se potevano passare a prenderlo perché era caduto nel Canale , Il giorno seguente il suo atto eroico entro meritatamente in cronaca .

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