Coronavirus Marche. Ora c’è anche il primo morto. Lufthansa tagli i voli verso Ancona

Coronavirus Marche. Ora c’è anche il primo morto. Lufthansa tagli i voli verso Ancona

(wn24)-Ancona – Coronavirus, ultimi aggiornamenti:la  prima vittima è un anziano ricoverato a Fano. Le lezioni riprendono da Ancona ad Ascoli. Nel Pesarese, invece, un’altra settimana di stop.  Lufthansa taglia i voli verso Ancona. Pesaro e provincia in trincea contro ilCoronavirus, come la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna E oggi arriva la notizia dellaprima perosna morta nelle Marche, proprio in provincia di Pesaro Urbino: la vittima è un anziano di 88 anni con patologie pregresse, deceduto questa mattina all’ospedale Santa Croce di Fano. Era stato ricoverato il 24 febbraio con febbre alta e difficoltà respiratorie ed era risultato positivo al tampone. 
“Esprimo vicinanza alla famiglia e a tutti i suoi cari – ha detto il presidente Luca Ceriscioli – continuiamo a lavorare per fronteggiare l’emergenza con il massimo impegno”. Intanto governo Conte ha ritenuto che 33 casi di positività (35 i contagi in tutta la regione), 6 quelli convalidati dall’Iss, con 7 ricoveri in terapia intensiva, 9 in ospedale, 228 in autoisolamento domiciliare, siano più che sufficienti a tenere chiuse tutte le scuole, i cinema, gli stadi e i teatri fino all’8 marzo in provincia di Pesaro Urbino. Al ristorante si entra, ma solo se c’è almeno un metro tra un commensale e l’altro. E questo vige anche nelle chiese e nei musei.
Nelle altre 4 province della regione, ossia Ancona (con 2 casi), Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, sarà tutto aperto. Gli studenti però non potranno andare in gita fino al 15 marzo. Per il governatore Luca Ceriscioli si è “affermato il principio di applicazione delle misure di contenimento su base territoriale, che rende omogenei i criteri per tutta Italia. È ciò che avevamo chiesto sin dall’inizio”. Ma il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha risposto ieri pomeriggio all’allarme coronavirus con un concerto, anzi due, di musiche rossiniane all’interno del museo sulle note de ‘La donna del lago’, ‘Semiramide’, ‘La gazza ladra’ e ‘Il barbiere di Siviglia’ accompagnate dall’accensione di trenta luminarie per 391 lettere, con i titoli delle opere di Rossini.
“Qualcuno ci ha detto che dobbiamo smettere di diffondere ottimismo – ha spiegato il sindaco Ricci – noi continueremo, perché vogliamo che la città torni gradualmente alla normalità. C’è grande fiducia nelle strutture sanitarie, stanno facendo un ottimo lavoro. La città non è in una situazione emergenziale perché da noi non c’è il focolaio del virus. E anche perché la metà dei casi positivi nella provincia è guarito o in via di guarigione”. Ha evidenziato ancora il sindaco: “Nessuno sottovaluta nulla, sappiamo che la vicenda purtroppo durerà a lungo. Ma sono ancora più convinto che il panico stia facendo molti più danni del virus”. Il presidente di Confcommercio Amerigo Varotti protesta contro il decreto: “Ci fa passare per appestati. Ora la Regione deve mettere soldi”.
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