(wn24)-Pescara – Gli “altri” del quartiere Rancitelli alzano la “testa” per cercare di costruire, anche in questo momento difficile, una nuova convivenza, in un quartiere, dove praticamente non è mai esistita.”Dobbiamo assistere inermi al trionfo dell’illegalità mentre siamo costretti in casa?”: si conclude con questa domanda la richiesta di aiuto e di intervento che proviene dalla zona popolare di Rancitelli e precisamente dagli abitanti riuniti nel Comitato di quartiere “Per una nuova Rancitelli”.
Una richiesta rivolta a Prefettura, Comune e forze dell’ordine e che fa perno sulle irregolarità registrate e documentate con foto e video in questi tempi di coronavirus affinché le regole per le restrizioni valgano per tutti e siano pertanto da tutti osservate ai fini della prevenzione del contagio nel quartiere.
Invece “in questo periodo di lockdown a causa dell’emergenza coronavirus abbiamo potuto osservare quotidianamente le attività illecite che normalmente si svolgono nel nostro quartiere, anche a causa dell’allentamento dei controlli necessario per vigilare nell’intera città sul rispetto dei divieti imposti”, scrivono al Comitato.
Nella nota si parla di numerose violazioni dei decreti con feste e assembramenti in luoghi pubblici e privati con risse a corredo, fuochi d’artificio, schiamazzi notturni fino a tarda notte che ormai avvengono con regolarità. “Solo nel mese di aprile per ben 4 volte (11-13-23-26 aprile) abbiamo assistito ai fuochi d’artificio. Per non parlare dei festeggiamenti in luoghi privati e pubblici, anche all’interno dei parchi chiusi nelle giornate di sole, documentati anche con dirette facebook sui profili privati delle persone coinvolte”.
Alle autorità vengono chiesti chiarimenti, “dato che sono impiegati uomini e mezzi per sanzionare i pericolosi runner solitari della riviera”: “Occupazioni abusive e spaccio h 24 anche mediante nuovi insediamenti in case popolari, approfittando dell’assenza o comunque della riduzione del controllo ordinario delle forze dell’ordine e dell’Ater”.
Secondo “Per una nuova Rancitelli”, il lavoro fatto sinora sul ferro di cavallo è praticamente perso considerando che sono stati rioccupati numerosi appartamenti: “Basti pensare che al civico 171 nell’androne del palazzo sono stati predisposti due posti letto per alcuni tossicodipendenti”. Precisando che non vogliono sminuire il lavoro delle forze dell’ordine e della polizia municipale, i residenti chiedono di sapere “se queste persone sono state individuate e sanzionate al pari dei pericolosi runner solitari della riviera. Ci chiediamo inoltre quale strategia è possibile mettere in campo per ripartire nel contrasto alle ordinarie attività illecite che si svolgono nel nostro quartiere. Dobbiamo assistere inermi al trionfo dell’illegalità mentre siamo costretti in casa?”.