Silvi. Ragazzo di 27 anni si toglie impiccandosi in un casolare. Il quinto in Provincia dopo il lockdown

Silvi. Ragazzo di 27 anni si toglie impiccandosi in un casolare. Il quinto in Provincia dopo il lockdown

(wn24)-Silvi Marina(TE) – Ancora una morte apparentemente senza nessuna motivazione. La quinta persone della oramai “catena” in Provincia di Teramo. Ieri sera in un casolare abbandonato, affianco allo stadio comunale è stato trovato il corpo di un ragazzo di 27 anni (G.L.C. sono le iniziali ndr) morto impiccato. A dare l’allarme alcuni clochard che occupavano abusivamente la struttura. Si sarebbe impiccato.

Si tratta del quinto suicidio in provincia di Teramo dalla fine del lockdown. Il 15 aprile a Bellante, paese vicino Teramo, si è tolto la vita, con motivi inspiegabili, un giovane papà, che faceva l’elettricista. Il 40enne è stato trovato impiccato in un container. Al suo fianco solo un breve messaggio per salutare l’attuale compagna.

Il 20 maggio un’altra tragica morte a Teramo: un’aiuto cuoca  33 anni è stata trovata impiccata nella sua abitazione dopo essere finita fuori strada con l’auto ed esserci procurata molte ferite. Questo ha raccontato al telefono a un’amica dopo essere ritornata a casa. Poi più nulla per 19 ore, neanche un collegamento su Facebook dove chattava spesso. Sulla sua morte è stata aperta un’indagine.

La sera del 21 maggio un uomo di 62 anni si è lanciato dal ponte San Ferdinando, a Teramo.  A dare l’allarme è stata una coppia di passanti che lo avevano visto gettare a terra un ombrello bianco e blu,  arrampicarsi sul parapetto del ponte, allargare le braccia e lanciarsi  nel vuoto facendo un volo di 12 metri.

Infine la morte più agghiacciante e inspiegabile, avvenuta  il 25 maggio. Verso l’ora di pranzo, in contrada Borea San Domenico, una frazione di Atri si è tolgo la vita impiccandosi ad un albero un papà di 55 anni.  «Vado un’oretta nell’orto, ho delle cose da fare e torno per pranzo» aveva detto alla moglie. Quanto non la visto rincasare ha mandato una delle figle a cercarlo.  La ragazza lo ha trovato senza vita appeso con un corda a un albero. Le sue grida disperate hanno attirato i vicini, ma per l’uomo ormai non c’era più nulla da fare. Non ha lasciato lettere per spiegare il suo gesto, ma tutti in paese dicono che aveva preso male la cassa integrazione.

***********in collaborazione con Alessio Costantini

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