Personaggi.Filippo Prosperi: una vita per il teatro. Intervista esclusiva

Personaggi.Filippo Prosperi: una vita per il teatro. Intervista esclusiva

(wn24)-Atri(TE) – (di Loris Cattunar) – Filippo Prosperi è un attore professionista, nato ad Atri (TE) nel 1954 ed ha cominciato a calcare i palcoscenici teatrali all’età di 12 anni. Il Teatro è la sua vita e la parte d’attore lo interpreta giorno per giorno, perché considera il mondo un grande palcoscenico dove siamo tutti attori. Filippo Prosperi è stato allievo del famoso regista teatrale triestino, Giorgio Strehler, che è stato uno dei fondatori del Piccolo Teatro di Milano. Ha lavorato con i seguenti registi : Mario Di Orio, Neri Parenti, Michele Placido, Giulio Questi .

Filippo Prosperi ha lavorato come attore sia in ambito Teatrale, cinematografico e televisivo, affiancando attori come Robert Deniro ,Carlo Verdone, Riccardo Scamarcio,Monica Bellucci, Michele Placido e Giorgio Albertazzi ecc . Attualmente Filippo Prosperi vive in Abruzzo nella sua città natia, cioè Atri(TE). In questo periodo di pesanti restrizioni per emergenza Covid 19 sta affinando i suoi studi in attesa di ingaggi artistici per la stagione teatrale, cinematografica, televisiva del 2021

Filippo Prosperi,quale è stata la molla che l’ha fatto avvicinare al mondo del Teatro?
È stata mia madre Antonietta Zenobio che mi ha trasmesso l’amore per la poesia dandomi l’opportunità di recitarle alle elementari come aveva fatto lei in tenera età.
La prima volta che ha calcato un palco importante e ha ricevuto un grande applauso?

Al Teatro Comunale Di Atri con la regia  di D’Emilio Vascone, con L’opera Teatrale “Il Miracolo” di Cesare De Titta. Avevo 17 anni è frequentavo la 4° anno di ragioneria.

Noi di Wallnews24.it sappiamo che ha conosciuto per lavoro Giorgio Strehler,Michele Placido e Giorgio Albertazzi. Ha qualche aneddoto da raccontarci ?

Nel 1980 andai al Teatro Argentina a Roma a fare un provino per essere scritturato in uno spettacolo di Giorgio Albertazzi, incontrai Albertazzi al Teatro e disse … so chi è lei. 

Michele Placido, con cui girai parecchi film, mi invitò espressamente a recitare in maniera teatrale, quindi con forza e coraggio e determinazione, perché dovevo dare l’impressione di essere un animale da teatro e palcoscenico e non di cinema e televisione.

Con Giorgio Strehler andai in un ristorante milanese e mi accorsi che tra le posate mi mancava una forchetta e la chiesi al cameriere. Il cameriere rispose una forchetta: pronunciandola con la “e” aperta, mentre Giorgio Strehler disse al cameriere: “Li porti al signor Filippo Prosperi, la forchetta”.Naturalmente con la “e” chiusa. Il cameriere rispose:” Ho capito che vi serve una forchetta”. Pronunciandola con la “e” aperta. “Si ma ci serve una forchetta con la “e” chiusa”.Replicò stizzito.  Questo era il modo di Giorgio Strehler per far osservare la perfetta dizione italiana anche fuori dalla civica scuola d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano.

 

Che consiglio darebbe ai giovani che vogliono avvicinarsi al Mondo del Teatro ?

Consiglio di leggere spesso le poesie dei poeti,i testi di Wiliam Shakespeare,Federico Garcia Lorca, i lirici greci . Non bisogna dimenticare che i lirici greci hanno dato l’input a tutta la cultura europea, e quindi hanno inventato la democrazia, la città stato, i giochi olimpici ,il teatro il giuramento di ippocrate ,la filosofia. Quindi, attingendo dalla poesia dei poeti greci Solone,Aristotele,Socrate ecc e impregnandosi la mente di questi autori che hanno fatto la storia dell’umanesimo e della letteratura del teatro mondiale internazionale, i giovani avranno la possibilità di seminare dentro di loro, con profondità, il seme della recitazione .

Come si fa a scindere il mondo della recitazione dal mondo reale?

Quando recito c’è l’immedesimazione alla Kostantin Sergeevic Stanislavskij e estraniamento del Teatro Epico di Bertold Brecht, ma come attore recito nella vita come nella parte della finzione, ma nella parte della realtà

Lei sta dicendo che la vita è un grande Teatro ?

Esattamente, la vita è un palcoscenico, un grande teatro, la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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