WebTv. Musica.In esclusiva An To: un cantautore senza confini /VIDEO
Le mie canzoni si basano sempre sul mio vissuto,su quello che mi succede nella quotidianità di ogni singolo giorno. Difficilmente riesco a scrivere solo ed esclusivamente su un racconto…puo’ accadere…ma faccio più fatica,preferisco sempre raccontarmi in base alle mie esperienze vissute.
Spaziare in vari generi: dal canto lirico,musical,pop e rock, che cosa ti ha portato ?
Beh in realtà del canto lirico so ben poco…ho solo alcune nozioni tecniche determinate dai primissimi studi di molti anni fa. Con il tempo mi sono accorto che era un genere che non mi apparteneva e quindi decisi di approcciare in maniera definitiva al pop. Poi arrivò il periodo “musical”, di cui rimasi profondamente affascinato e devo ammettere che immergersi in generi così tanto diversi tra loro mi ha dato la possibilità di migliorare tanto sotto il profilo del canto e di conseguenza avere più padronanza e dimestichezza sul palco.
Quale frase dei tuoi testi ritieni attuale per la situazione legata a Covid19 ? Come vivi questo periodo lontano dal pubblico ?
– “Piove ma poi c’è il sole” è la frase chiave di “Aspetta e spera“,canzone che fa parte dell’album “Ridevano tutti di me“. Ti da proprio la giusta percezione del brutto che purtroppo inevitabilmente esiste e arriva, ma al tempo stesso ti fa capire che prima o poi torna il sereno,il bello,il gusto di tornare a vivere . E in questo periodo credo non ci sia frase migliore da augurare a tutti noi. Mi manca il pubblico…mi manca l’empatia e l’energia che si crea durante il live. Spesso ho organizzato veri e propri concertini attraverso le dirette sui social, interagendo con le persone che normalmente mi seguono…è stato bello ma è difficile ricreare la stessa magia…non hai nessuno di fronte fisicamente parlando…solo uno schermo e tanti cuoricini, ma non è proprio la stessa cosa. Mi manca il live!!!
Cerco sempre di pensare in grande e di riuscire ad avere un pubblico sempre più vasto e questo sarà il mio più grande obbiettivo. Ho in cantiere un importante progetto che vede protagonista “Ridevano tutti di me“, canzone che ho scritto per contrastare il bullismo,ma sono scaramantico e quindi non mi divulgo…posso solo dire con certezza che il mio impegno sociale avrà la giusta e meritata visibilità!
Che frase dedichi ai lettori di www.wallnews24.it ?
Dopo un periodo cosi’ tanto difficile non solo per il nostro paese, ma per l’intero globo,la frase che mi viene in mente è appunto “Piove ma poi c’è il sole“. Abbiamo bisogno di credere ancora in un futuro migliore, di pensare positivo e di tornare a vivere e questa frase da il giusto peso e senso ad un momento così delicato e drammatico. La dedico a tutto il mondo!
In che percentuale i tuoi brani sono autobiografici ?
Direi tutti,dal primo all’ultimo. Come ho detto anche in precedenza,difficilmente riuscirei a scrivere cose che non mi appartengono e che non ho vissuto personalmente. Faccio molta fatica a parlare di me,infatti da sempre uso la musica come valvola di sfogo e veicolo di comunicazione…le canzoni sono la mia voce.
Spesso nei momenti meno belli…in cui il disagio sembrava persistere nella mia vita…tanti altri nell’ultimo periodo, molto più intenso e sicuramente più sereno, determinato anche da un amore costante che mi permette di avere una giusta percezione della vita e del mio essere.
Quando componi un brano, scrivi prima il testo o la musica ?
Mi capita quasi sempre di avere un motivetto in testa, a volte accompagnato da frasi a metà, ed è la melodia stessa che mi aiuta a scrivere il testo,come se trascinasse con se quell’esatte parole,quasi a chiedermelo.
**************in collaborazione con Alessio Costantini