WallTv. Musica.In scena Joe Ontario, “impersonator” di Elvis Presley/VIDEO
In un intervista fatta ai Beatles, John Lennon disse: “ Prima di Elvis non c’era nulla”. Così gli assegnò la paternità della musica moderna.
Joe, hai mai partecipato ad un concerto di Elvis Presley ?
No. Quando Elvis è andato via, io ero già tornato dal Canada ed ero ancora un ragazzino che viveva con i propri genitori. Sarebbe stato difficile, in quanto io sono di Toronto e come sappiamo Elvis ha cantato solo negli Stati Uniti. A Toronto si è esibito nel 1957 ed io non ero ancora nato.
Quando hai iniziato ad essere “Impersonator” di Elvis Presley ?
A 18 anni, durante un party di carnevale in una discoteca, abbiamo inscenato la morte di Elvis. Io ero letteralmente in una bara! La band suonava Blue Suede Shoes e sono uscito da essa, ho impugnato il microfono e ho iniziato a cantare. Il pubblico presente impazzi.
Hai conosciuto componenti dello Staff di Elvis Presley? Quale curiosità conosci su di lui?
Sì, ne ho conosciuti parecchi. L’intera TCB Band, James Burton, Glenn Hardin, Jerry Scheff, Ronnie Tutt. In Canada ho avuto il piacere di parlare per più tempo con Jerry Schilling, D.J. Fontana e Joe Esposito. La cosa che spesso ti dicono, è quanto incredibile fosse Elvis. Difficilmente ti raccontano aneddoti personali. Ricordo che quando strinsi la mano per salutare D.J. Fontana, pensai: “cavoli, quelle mani hanno iniziato la storia del Rock ‘n’ Roll!”
Quali sono le canzoni di Elvis che rappresentano al meglio il tuo percorso artistico ?
Elvis ha inciso quasi 800 canzoni e nominarne 3 che rappresentino il mio percorso artistico è impossibile. Nello studio di registrazione le ho quasi registrate tutte e ci sono brani che preferisco ad altri. Se dovessi scegliere 3 che mi piacciono di più per la loro melodia, per il testo e perché amo cantarle, sono: The sound of your cry, Suspicious Minds e I’ll never fall in love again.
Hai conosciuto Tom Jones ma se potessi chiederli qualcosa su Elvis quale domanda faresti ?
I’m sorry, but I haven’t met him yet. It’s my dream. Qualche anno fa, però l’ho visto “live” a Toronto. Avrei chiesto a Tom: ” Come si è sentito sapendo che tra il pubblico c’era Elvis a guardarlo?” Anche se sappiamo tutti che erano grandi amici. Sappiamo che sono stati entrambi sullo stesso palco nello stesso momento, ma non hanno cantato una canzone insieme, un vero peccato. Ma sappiamo il perché…
Che emozioni hai respirato nella tua ultima Tournèe teatrale dedicato alla vita di Elvis Presley?
Innanzitutto vorrei dire che fare Elvis in un musical a lui dedicato è stato per me un grande orgoglio. Sia professionalmente, in quanto ho avuto l’onore di cantare nei migliori teatri italiani e non, sia come artista perché impersonando Elvis ho potuto cantare con la mia voce canzoni bellissime, tra l’altro in puro americano. Elvis the Musical inoltre mi ha dato la possibilità di lavorare con grandi professionisti (Maurizio Colombi in testa) e di aver conosciuto grandi artisti italiani che sono venuti in teatro a vederci. E’ stata sicuramente una delle più belle esperienze della mia vita.
Joe Ontario quale videoclip dedichi ai lettori di www.wallnews24.it ?
Ho scritto esattamente 103 canzoni e proprio qualche settimana fa, durante il lockdown, ho deciso di arrangiare in studio un brano scritto quando avevo 20 anni dal titolo “I’m Survivin’”. Abbiamo realizzato un video che è stato pubblicato e ve la dedico con tutto il cuore.
Che effetto fa vivere in una via in Italia dedicata a Elvis Presley ?
Ho acquistato una casa su una strada che non aveva ancora un nome. Ho semplicemente inoltrato una domanda al sindaco del mio paese e sono stato accontentato. Che dire… abitare in Via Elvis Presley è proprio una figata!
**************in collaborazione con Alessio Costantini