Il Soccorso Alpino e Speleologico, dopo aver individuato il corpo dell’escursionista, ha dovuto aspettare che il livello dell’acqua nella grotta calasse e poi ha potuto recuperare il cadavere di Alessio Carullo, 42 anni, di Arielli in provincia di Chieti. L’uomo era geologo dello “Speleo Club” di Chieti.
L’acqua nella cavità è stata drenata dai Vigili del Fuoco tramite delle idrovore. L’operazione è iniziata attorno alle 16 di ieri e viste le condizioni meteo e la natura del terreno ha richiesto molte ore. Il corpo è stato trasportato lungo uno stretto sentiero fino alla vicina strada e consegnato alle autorità.
A lanciare l’allarme, un uomo e una donna che erano all’esterno cavità naturale e che si erano subito accorti che c’era stata una piena. Il 42enne era rimasto bloccato da una piena all’interno della cavità naturale insieme ad altre due persone, un 31enne di Genga (AN) e un 36enne di Pianella (PE), che sono stati invece recuperati ieri sera e trasportati dal 118 all’ospedale di Pescara. Erano estremamente provati, ma in buone condizioni di salute. La cavità, in fase esplorativa, presentava parti strette ed allagate.
Nella grotta sarebbero entrati acqua e detriti a causa del maltempo. Il gruppo, che aveva allestito un piccolo campo all’esterno della grotta per poi procedere a turno all’esplorazione dei passaggi, era composto da cinque persone.
Si tratta di alcuni marchigiani e altri abruzzesi dello Speleo Club di Chieti. Sul posto sono accorsi i volontari del Soccorso Alpino,i vigili del fuoco e i sanitari del 118.
**********in collaborazione con Florentina Tapuc