I “grandi eventi” assegnati nel quinquennio 2014/2019 sono stati appannaggio di un unico imprenditore, Andrea Cipolla, ed è stata bypassata ogni procedura di selezione stabilita dalla legge, in particolare dal Codice degli Appalti. Sono le conclusioni dell’inchiesta condotta dalle fiamme gialle che ha portato 5 persone agli arresti domiciliari, accusate a vario titolo di corruzione, turbativa d’asta, finanziamenti illeciti e assunzioni clientelari.

 “Esistevano gravi indizi di reato e il pericolo di reiterazione del reato”, ha detto il procuratore capo di Pescara, Massimiliano Serpi, in conferenza stampa insieme al comandante provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, il colonnello Vincenzo Grisorio. Nel corso del quinquennio sono stati accertati fatti di corruzione e turbativa d’asta nell’affidamento dell’organizzazione di 22 concerti tenutisi a Pescara per un importo di circa 1,2 milioni di euro. I costi degli eventi, è una delle accuse, sono stati gonfiati per permettere all’imprenditore di incassare un sovrapprezzo. In cambio, spiegano gli inquirenti, l’imprenditore ha elargito denaro e altre utilità (stampa di manifesti elettorali, organizzazione di eventi politici con spettacolo nelle discoteche, utilizzo di autovetture per la campagna elettorale, cene elettorali) all’ex assessore Giacomo Cuzzi, in occasione delle campagne elettorali tenutesi nel febbraio 2019 e nel maggio 201