Libri&Editoria.”Gran Tour al calor bianco”: il nuovo libro di Yvonne Pincelli
Ai lettori di Wall News24.it voglio dedicare la frase “ C’è solo un tipo di successo, quello di fare della propria vita ciò che si desidera”, del filosofo e scrittore Henry David Thoreau, le cui opere hanno ispirato la sceneggiatura di vari film tra cui il famoso “ L’attimo fuggente” interpretato egregiamente da Robin Williams. Se non avessi interiorizzato queste parole, forse, il libro non sarebbe mai stato scritto. Ci poniamo sempre una serie di limiti che appartengono il più delle volte alla nostra pigrizia, al non considerarci abbastanza, ad avere timore delle critiche altrui. Invece, bisogna lasciarsi alle spalle i retaggi culturali ed essere intraprendenti; capire e fare ciò che veramente ci fa stare bene in termini di appagamento personale e di armonia con se stessi. Non è semplice, ma la volontà, la costanza, la determinazione sono strumenti efficaci per la realizzazione personale.
Da esperta viaggiatrice ,quale consiglio daresti ai nostri lettori per affrontare un viaggio che aiuti a ritrovare se stessi?
Il libro, frutto di un’esperienza personale e professionale maturata negli ambiti della didattica e del turismo, affronta le tematiche relative ai cambiamenti di questi settori ed offre spunti di riflessione e consigli pratici a tutti gli operatori ( docenti, imprenditori,artisti) che devono necessariamente affrontare una sfida di cambiamento epocale. Ma il libro ispira anche il lettore a concentrarsi nel suo viaggio interiore perché non ci può essere cambiamento se non si passa attraverso la trasformazione e l’evoluzione della propria persona. Come è successo alla sottoscritta, arrivi ad un certo punto della tua vita in cui devi fare i conti con il tuo “ daimon” , quella parte di te che hai trascurato, ingannato, oscurato ma che alla fine, prepotentemente, torna allo stato di coscienza e ti mette di fronte ad una realtà in cui ti senti inadeguato, perché è l’essenza di te, del tuo stato più profondo che deve emergere. Solo così potrai fare pace con te stesso ed accettarti, finalmente, per quello che realmente sei.
Attraverso il testo ho voluto creare un’opera assolutamente autoreferenziale, al contrario, mi ha ispirato la volontà di stabilire un percorso per realizzare qualcosa di buono per noi e per chi vive intorno a noi. Benché scritto prima del Covid, nel testo si affronta una tematica originale che oggi è di estrema attualità: coniugare il passato con il presente, la tradizione con l’innovazione, l’arte con l’high tech, l’uomo e il suo rapporto con la tecnologia. La robotica, l’intelligenza artificiale non devono dominarci, l’uomo deve essere sempre al centro perché, come diceva Pascal “l’homme est esprit de finesse” vale a dire che non possiamo soffocare la sua anima e le sue emozioni. Quindi, il messaggio è molto chiaro: la pandemia ha accelerato un processo di cambiamento che era già in atto, ha trasformato le nostre coscienze e le nostre abitudini di vita. Dobbiamo acquisire questa consapevolezza, leggere, documentarci, ispirarci alla Bellezza e renderla fruibile, aprirci al nuovo, guardare al futuro che è già presente.