Metanodotto Sulmona-Foligno: sit-in degli attivista del No Hub del gas

Metanodotto Sulmona-Foligno: sit-in degli attivista del No Hub del gas

(wn24)-Sulmona(AQ) – Nonostante i consumi del gas sono in calo (da 86 miliardi di mc del 2005 , siamo passati ai 74 del 2019 ndr), si continua nella politica degli interventi fossili, anche se il taglio 59 mc è previsto dal Piano Clima Energia del Governo per affrontare la crisi climatica.

Per l’occasione sono arrivati in bicicletta anche dal Molise gli attivisti “Discoli del Sinarca” che lottano contro un grande stoccaggio gas che vorrebbero realizzate nell’ambito della deriva fossile che continua imperterrita.

Dati ufficiali alla mano abbiamo dimostrato con il dossier “Snam Affair”  che tutte queste opere inutili sono promosse solo per veder garantiti enormi profitti certi ai proponenti, caricando costi e guadagni sulle bollette degli italiani, con remunerazione del 7,2%annua e rimborso delle spese finanziarie a tassi inverosimili (5,3% annuo). La crisi climatica impone scelte diverse, verso rinnovabili, diminuzione dei consumi ed efficienza.

La centrale di Sulmona e il gasdotto Sulmona-Foligno vanno avanti. Opere che hanno una vita tecnica di 50 anni; nel 2070 andremo avanti ancora con i fossili? Per contrastare queste scelte incongrue e ingiustificate stamattina a Sulmona si è svolto un sit-in nel sito di Case Pente, dove dovrebbe sorgere la centrale. È l’ultima tappa della carovana No Hub del Gas che ha visto iniziative in 5 regioni dell’Italia centrale (Lazio, Molise, Umbria, Marche e Abruzzo).
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