Cantina & Co. Gambero Rosso: tre bicchieri 2021, tra Marche e Abruzzo 35 nomination

Cantina & Co. Gambero Rosso: tre bicchieri 2021, tra Marche e Abruzzo 35 nomination

(wn24)-Redazione – Ancora un bel “bottino” di nomination tra Marche e Abruzzo che restano  nell’olimpo del vino italiano. Eccoli i Tre bicchieri 2021 del Gambero rosso, forse i premi più attesi e ambiti dalle cantine italiane. Dalle anticipazioni le Marche vedono confermate il bottino di 21 nomination, mentre per l’Abruzzo sono 14 i Tre Bicchieri nella Guida.
Venendo alle Marche, si conferma la vocazione bianchista della regione adriatica. Su 21 nomination 16 sono bianchi, di cui 12 Verdicchi (tre di Matelica, il resto Castelli di Jesi) e quattro Pecorini. Da segnalare la new entry di due cantine: La Staffa di Riccardo Baldi (Verdicchio Rincrocca Riserva ’17) e Cantina Cològnola-Tenuta Musone della famiglia Darini (Verdicchio Ghiffa ’18). Gli altri Verdicchi targati Jesi sono Ambrosia Riserva ’17 di Vignamato, Ergo ’16 di MirizziMontecappone, il Salmariano Riserva’17 di Marotti Campi e il Cantico della figura Riserva ’17 di Andrea Felici. Sempre battono la bandiera Jesi i Verdicchi Massaccio ’18 di Tenute San Sisto-Fazi Battaglia, il Qudì ’18 di Roberto Venturi e Ylice ’18 di Poderi Mattioli. Alzano invece il vessillo di Matelica lo storico Cambrugiano Riserva ’17 di Belisario, il Collestefano ’19 di Collestefano e il Senex Riserva ’15 di Bisci. L’altro bianco ‘forte’ delle Marche si chiama Pecorino e qui i premi vanno a Falerio Onirocep ’19 di Pantaleone, Offida Pecorino ’19 di Tenuta Santori, l’Offida Artemisia ’19 di Tenuta Spinelli e l’Offida Vignagiulia ’19 di Emanuele Dianetti.
Per l’Abruzzo sono 14 i Tre Bicchieri in quest’edizione della Guida, 5 i Montepulciano, si va dai vini freschi e fragranti della montagna, modellati dai venti freddi e dalla roccia, a quelli più ricchi e potenti alimentati dalla luce e dall’argilla, fino alle sensazioni più salmastre quando ci avviciniamo alla costa. Valentini va a segno con un’interpretazione di gran carattere, la 2015, accanto a lui troviamo Castorani, Illuminati, Tollo e Valle Reale. Ben tre i Cerasuolo d’Abruzzo premiati: Cataldi Madonna, Terraviva e Pepe, un tris di rosati d’autore.
In evidente crescita qualitativa il Pecorino, un bianco che ha giovato del successo di vendite degli ultimi anni virando verso profumi più complessi e minerali, da piccolo Riesling dell’Adriatico. Regala vini sempre più affilati e definiti, capaci di evolvere nel tempo con sorprendente grazia. Quattro i Tre Bicchieri: Codice Vino, Villa Medoro, Masciarelli e Feudo Antico. Infine, il Trebbiano d’Abruzzo, due i massimi riconoscimenti per la denominazione, con due versioni che godono di un surplus di affinamento in bottiglia. Parliamo del Trebbiano Solàrea di Agriverde e dell’eccellente Bianchi Grilli per la Testa di Torre dei Beati.
  • 8½ Pecorino ’19 – Villa Medoro
  • Abruzzo Pecorino Castello di Semivicoli ’19 – Masciarelli
  • Abruzzo Pecorino Sup. Tegèo ’18 – Codice Vino
  • Cerasuolo d’Abruzzo ’19 – Emidio Pepe
  • Cerasuolo d’Abruzzo Giusi ’19 . Tenuta Terraviva
  • Cerasuolo d’Abruzzo Piè delle Vigne ’18 – Cataldi Madonna
  • Montepulciano d’Abruzzo ’15 – Valentini
  • Montepulciano d’Abruzzo Amorino ’16 – Castorani
  • Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Zanna Ris. ’15 – Dino Illuminati
  • Montepulciano d’Abruzzo Mo Ris. ’16 – Cantina Tollo
  • Montepulciano d’Abruzzo Vign. Sant’Eusanio ’18 – Valle Reale
  • Trebbiano d’Abruzzo Bianchi Grilli per la Testa ’18 – Torre dei Beati
  • Trebbiano d’Abruzzo Solàrea ’18 – Agriverde
  • Tullum Pecorino Biologico ’19 – Feudo Antico
CATEGORIE
Condividi