Musica. Renzo Ruggieri e la sua fisarmonica: un’ arte senza confini

Musica. Renzo Ruggieri e la sua fisarmonica: un’ arte senza confini

(wn24)-Redazione – (di Loris Cattunar) – La musica unisce i popoli, la musica crea condivisione e dona emozioni. Quando parliamo di veri e propri “Ambasciatori” della musica, allora si può parlare che l’arte che esso esprime è senza confini, senza barriere, facile da interpretare , ma difficile da dimenticare. Il M° Renzo Ruggieri è un fisarmonicista che trascina, che fa ricordare e infonde sensazioni, anche se non si è predisposti a “dare” sensazioni. 
M° Ruggieri, Lei è fisarmonicista e pianista Jazz con un background di oltre 2000 concerti nel mondo, ma qual’è il paese dove ha avuto maggiori soddisfazioni? 
 
A livello di paesaggi non posso che mettere al primo posto l’Islanda: qualcosa di indimenticabile e consiglio a tutti di vederli. Collegato alla musica ho avuto molte soddisfazioni in Russia in cui ho suonato molte volte. Proprio al Teatro di Stato di “Rostov On Don” ha debuttato in premiere mondiale – in russo – la mia “Opera?”, un racconto musicale con orchestra jazz, ispirato al melodramma italiano.
Ha calcato palcoscenici palcoscenici prestigiosi come  l’Arena di Verona e il White Hall di San Pietroburgo. Ha qualche aneddoto da raccontare che gli è rimasto impresso nel pentagramma della sua vita artistica?

Proprio la prima volta a San Pietroburgo notai – fatto che si è ripetuto ogni volta – che il popolo russo acquistava fiori prima dei concerti che poi regalava al musicista durante il concerto, dopo i brani più graditi. Aggiungo che è tipico del pubblico russo alla fine dei concerti salutare l’artista con un “grazie” a cui fanno seguito i complimenti.

Renzo, hai collaborato con tantissimi artisti, ma a chi ti ha lasciato un segno indelebile? 
Sicuramente Antonella Ruggiero, l’ex cantante dei Matia Bazar con cui lavoro da oltre 15 anni. Antonella, oltre ad essere una persona gentile e sensibile, ci puoi stare bene anche fuori dal palco (fatto raro fra i grandissimi), sa far suo ogni brano che interpreta e questo senza la minima sbavatura “tecnica”. La sua voce inoltre è così bella e intensa che a fine concerto ti senti appagato e fortunato di aver suonato con e per lei.
Dopo Covid-19 quanto è cambiata la musica e quanto è aumentata d’importanza in questo periodo di distanziamento sociale?

Fare previsioni è sempre molto difficile, soprattutto adesso che non ne siamo ancora fuori.

Di certo questa pandemia ha “insegnato” alla stragrande maggioranza della gente che lo streaming non è poi così cattivo e che i mezzi per la video conferenza non sono così difficili da usare. A mio avviso questo potrebbe tramutarsi in opportunità per noi artisti. In futuro si potrebbe provare a monetizzare le produzioni “live” e oltre ad ampliare il target per le nostre prestazioni didattiche.

Prossimamente sarà uno dei docenti della Accademia dello Spettacolo SLM (Sound Light Music) di Pineto(TE) che utilizzerà le nuove tecnologie Streaming.  Queste tecnologie possono essere performanti per un mondo di musica senza confini ?

Faccio lezioni online da oltre 15 anni, in quanto spesso mi vengono richieste lezioni di perfezionamento da studenti esteri. Con il tempo il video e l’audio sono migliorati e si riesce oggi a fare lezioni di ottima qualità. Durante la mia prima visita alla S.L.M. sono rimasto molto colpito dal livello delle apparecchiature utilizzate ed ho intravisto immediatamente delle potenzialità notevoli. Per questa ragione ho accettato volentieri l’incarico di docente, proponendo programmi moderni come: fisarmonica e pianoforte jazz, arrangiamento per musica jazz/moderna.

Che consiglio o invito vuole dare ai giovani che desiderano avvicinarsi al suo mondo musicale Fisarmonica e pianoforte Jazz, sia come ascoltatori sia come musicisti ?

La musica tocca l’anima delle persone e poterla conoscere meglio è un grande regalo che non bisogna perdere.

La musica migliora la vita delle persone che la fanno e che l’ascoltano.

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