Marche Covid. Da domenica la Regione diventa zona arancione. Ecco cosa cambia

Marche Covid. Da domenica la Regione diventa zona arancione. Ecco cosa cambia

(wn24)-Ancona – Coronavirus Marche aggiornamenti: da domenica la Regione diventerà di colore arancione. La Cabina di regia  del Ministero della Salute-Iss ha deciso anche che insieme alle Marche salgono di fascia Emilia e Romagna e Friuli Venezia Giulia. Per Matteo Ricci, sindaco di Pesaro non è sufficiente, tanto è che ha istituito strade a senso unico pedonale nel fine settimana.

COSA CAMBIA NELLE ZONE ARANCIONE

Bar e ristoranti chiusi

Alla chiusura dei centri commerciali nel fine settimana (ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno), si aggiunge la chiusura, 7 giorni su 7, di bar e ristoranti. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Resta la chiusura anche di musei e mostre, così come restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano ancora aperti i centri sportivi.Negozi apertiI negozi restano aperti fino alle 20, tranne quelli nei centri commerciali nel fine settimana. Aperti anche farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole (questi anche se all’interno dei centri commerciali).CircolazioneResta invariato il divieto di circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. La prima novità riguarda però gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro: se prima era raccomando evitarli, ora invece sono vietati, a meno che non sia dimostrato (tramite autocertificazioni) un motivo di lavoro, studio, salute, necessità. C’è anche la raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.

Visite ai congiunti

Nell’area arancione è consentito spostarsi esclusivamente all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22, senza necessità di motivarlo. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Inoltre sono vietati, 24 ore su 24, gli spostamenti verso altri Comuni e verso altre Regioni, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune).
Sono comunque consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, che siano strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.
È consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.

Lo sport

L’attività motoria è cpnsentita dalle 5 alle 22. È possibile utilizzare la bicicletta mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone. È inoltre consentito utilizzarla dalle 5 alle 22 per svolgere attività motoria all’aperto e per svolgere attività sportiva, nel qual caso il distanziamento deve essere di 2 metri. In generale l’attività sportiva è consentita all’aperto, nei parchi e giardini. È consentito l’accesso ai parchi pubblici, anche dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura. Accesso consentito anche ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto nel rispetto delle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia.

 La Scuola

Non cambia nulla per le scuole: didattica a distanza per le superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

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