Roseto. L’archivio audio/video/storico di Paolo Bruni diventa patrimonio del Comune

Roseto. L’archivio audio/video/storico di Paolo Bruni diventa patrimonio del Comune

(wn24)-Roseto – E’ stata una trattativa lunga, laboriosa e in qualche tratto “dolorosa”, almeno quando “Paolino” era in vita. Ora, dopo la sua dipartita, il Comune di Roseto è riuscito ad acquistare per ventimila euro il materiale audio/video/storico girato da Paolo Bruni, inventore della prima televisione via cavo in Italia, inventore e proprietario della storica Lady Radio, una delle primissime emittenti radiofoniche private nella Regione Abruzzo e , in età abbastanza avanzata, cameraman della sede di Rai Tre di Pescara.  

Anche se la notizia, dell’operazione riuscita, di cui, come uno dei suoi amici storici, con “Paolino” in vita sarebbe stato orgoglioso e molto felice, ma l’evento mediatico è stato gestito male, quasi in modo “privatistico”, quando è arcinoto l’attore principale, appunto il Comune di Roseto, quindi la “Casa” di tutti i cittadini rosetani che gradirebbero essere informati, non dai “soliti ignoti”, ma da tutti quelli che hanno la possibilità di farlo e con mezzi diversi. (Comunque sul modo di gestire l’informazione pubblica a Roseto torneremo ad argomentare, non solo su questo portale, ma anche a livello di Federazione Nazionale dei Giornalisti, Ordine dei Giornalisti e Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi ndr). 

Comunque per Roseto è una bellissima notizia perché i filmati e i video di Paolo Bruni raccontano i veri momenti storici della città, come la visita del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, o il passaggio del primo “Giro D’Italia” di ciclismo. In generale, i pezzi di filmati di Bruni sono da testimoni degli ultimi 60 anni di storia della città e in qualche caso anche oltre. Un valore inestimabile, rappresentato da 600 ore di immagini di eventi pubblici, ma anche privati, manifestazioni, ospiti illustri che a Roseto trascorrevano non solo le loro vacanze come Vittorio De Sica, Carlo delle Piane, Giuliana Lojodice e Aroldo Tieri, ma molti attori come Renato De Carmine e Nella Bartoli decisero di trasferirsi a Roseto definitivamente. 
La storia dell’acquisizione del patrimonio video di Paolo Bruni, iniziò nel 2015, quando su iniziativa dell’allora assessore alla cultura, Maristella Urbini, nell’ambito di “Roseto cultura”, decise di presentare alla Fondazione Tercas, tra le varie proposte da finanziare, il progetto “Salviamo la memoria”, consistente nell’acquisto dei numerosi filmati di Bruni, oltre alla catalogazione, l’indicizzazione e il passaggio di tutto il materiale in digitale e, di conseguenza, il montaggio cronologico degli eventi più significativi della città. 

La trattativa tra Comune  e rappresentanti della famiglia Bruni, è proseguita anche dopo la sua scomparsa, ed ora è stata portata a termine, anche per la volontà espressa dal sindaco Sabatino Di Girolamo e dall’attuale assessore alla cultura, Carmelita Bruscia. Il Comune è riuscito ad acquisire il materiale grazie alla proroga fino al 31 dicembre 2020, concessa dal consiglio di amministrazione della Fondazione Tercas, per l’utilizzo delle somme stanziate per il progetto. L’ex sindaco e attuale consigliere d’opposizione, Enio Pavone, è soddisfatto del risultato. “Ringrazio l’ex assessore Urbini che fu la promotrice di questo progetto”, dice Pavone, “e questa è l’ennesima dimostrazione delle tante iniziative intraprese dalla precedente amministrazione da me guidata, dei cui frutti la città ne beneficia ancora oggi”.

Tra non molto si dovrà decidere dove collocare l’enorme materiale , formato da oltre mille videocassette e , soprattutto, chi dovrà avere l’arduo compito di catalogare il materiale per poi essere messo a disposizione delle scuole e in modo particolare di insegnanti, Professori, giornalisti e tutti gli operatori del settore dei media. Come sarebbe giusto, da tutti i punti di vista, lo storico Mario Giunco, nonché grande ex animatore del settore cultura del comune, quando lo stesso era un dipendente dell’ente pubblico, potrebbe esser il “naturale” catalogatore e archivista del patrimonio video del tanto compianto amico Paolo Bruni. .

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