Emettevano polizze false via web: la GDF di Ascoli denuncia 9 persone

Emettevano polizze false via web: la GDF di Ascoli denuncia 9 persone

(wn24)-Ascoli Piceno – A seguito di un’indagine della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, nove persone , tutte residente in Campania e nel napoletano in particolare, sono state denunciate perché responsabili di una serie di piccole e medie truffe tutte legate alla Pubblica Amministrazione e al rapporto con clienti proprietari di auto. 

Oltre al solito trucchetto del reddito di cittadinanza, le nove persone sono accusate anche di aver emesso via web polizze assicurative false. Tutti e le nove le le persone dichiaravano redditi da poveri ovviamente per coprire le loro malefatte.
    I finanzieri di Ascoli, insieme con i colleghi di Napoli, hanno scoperto il giro di polizze false dopo la denuncia di un cittadino dell’entroterra piceno, vittima di una truffa, il quale ha pagato 232 euro per una polizza risultata fasulla.

Il denaro, si è appurato durante gli accertamenti, era stato versato su una carta di credito “ricaricabile”, risultata intestata a una 30enne partenopea. Proprio partendo dagli accertamenti su quella carta la Guardia di Finanza ha scoperto che risultavano versamenti analoghi su altre 23 carte, alcune estinte e altre, invece, bloccate “per uso scorretto”. Carte di credito riconducibili a 15 persone, per la maggior parte cittadini italiani residenti a Napoli. Le polizze false venivano vendute attraverso siti internet e via social: su queste piattaforme quali comparivano anche numeri telefonici fissi a cui fare riferimento. In realtà però si trattava di utenze “fake” in quanto, grazie a uno stratagemma, le telefonate venivano indirizzate sui cellulari dei truffatori i quali così riuscivano ad ingannare i clienti, convinti di interloquire con gli addetti di una nota compagnia di assicurazioni.
    In relazione a sette indagati i finanzieri di Ascoli Piceno, insieme con i colleghi di Napoli, hanno scoperto che sotto forma di reddito di cittadinanza avevano già indebitamente intascato ben 55mila euro dei 91mila euro concessi in base ai bassi redditi fasulli dichiarati.

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