News Nazionali. Arresto imprenditore Camillo Colella: martedì prossimo davanti al Tribunale del riesame di Roma

News Nazionali. Arresto imprenditore Camillo Colella: martedì prossimo davanti al Tribunale del riesame di Roma

(wn24)-Isernia – Ci sarà martedì prossimo l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Roma chiamata ad esaminare il ricorso presentato dall’avvocato Alessandro Diddi, legale dell’imprenditore molisano Camillo Colella, rinchiuso nel carcere di Isernia dal 27 gennaio scorso con l’accusa di bancarotta fraudolenta per il fallimento della società immobiliare Como srl, decretato nel 2019.

Il professor Diddi, del foro di Roma, chiede la scarcerazione del suo assistito dopo il rigetto della istanza di revoca o mitigazione della misura che era stata presentata al gip dopo l’interrogatorio di garanzia nel quale Colella ha riposto per cinque ore alle domande dei magistrati. “Al mio assistito viene riservato un trattamento non equo e la situazione è molto grave perché una persona è in carcere sulla base di accuse infondate e sul presupposto del pericolo di fuga che, trattandosi di una vicenda del 2019, davvero non esiste – spiega Diddi -. Dopo aver parlato per cinque ore abbiamo
presentato una memoria di oltre 20 pagine a cui il gip ha risposto con una striminzita ordinanza di una paginetta in cui non si spiegano le ragioni del diniego. Tutto questo è deludente. Non pretendiamo di avere ragione ma certamente abbiamo diritto a sapere le motivazioni dell’infondatezza di quanto da noi scritto. Non pensiamo di dover essere creduti dopo cinque ore di interrogatorio, però non si può operare con superficialità con un uomo in carcere”. Diddi sottolinea che “siamo in presenza di un giudice che vuole entrare nelle scelte imprenditoriali visto che è emerso che nessuno ha rubato un centesimo”. “Vedremo la prossima settimana il pronunciamento del Tribunale della Libertà, l’ingegnere Colella è molto arrabbiato perché considera il carcere una misura ingiustificata – conclude il legale. Colella, oltre che nel campo immobiliare, ha interessi nel settore delle acque minerali, sia in Molise sia in Abruzzo con l’acqua Santa Croce, marchio di livello nazionale, in particolare a Canistro, con le sorgenti Sant’Antonio Sponga, concessione per la quale da tempo ha un contenzioso legale e amministrativo con la Regione Abruzzo. Da subito l’avvocato Diddi aveva ritenuto “abnorme e spropositata” la misura basata sul pericolo di fuga in un fallimento sul quale pende in Cassazione un ricorso sul quale di attende il pronunciamento.
“Colella ha lavorato per il salvataggio. Dalle carte emerge in maniera chiara che non c’è stata distrazione di fondi né tantomeno arricchimento personale – ha spiegato ancora.

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