Pescara. Vetri e cristalli venduti come gioielli:  la GDF sequestra 80mila euro di merce

Pescara. Vetri e cristalli venduti come gioielli: la GDF sequestra 80mila euro di merce

(wn24)-Pescara- 93mila Articoli di bigiotteria non conformi, tra anelli, piercing, orecchini, collane, bracciali e ciondoli e finiti gioielli spacciati per preziosi: 93 mila articoli del valore di oltre 80mila euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza all’interno di un emporio gestito da commercianti di origine straniera nei pressi della stazione.

 Gioielli con topazi, diamanti e pietre preziose simulate:  argento al posto di oro. “Finti preziosi” dal valore di circa 80.000 euro. Questo il bilancio del sequestro eseguito oggi dalle Fiamme Gialle di Pescara nell’ambito del piano d’azione “STOP-FAKE”, in materia di sicurezza prodotti e anticontraffazione.

La merce requisita, venduta all’interno di un emporio gestito da commercianti di origine etnica nei pressi della stazione centrale del capoluogo adriatico, risulta potenzialmente tossica perché contenente nichel, metallo molto spesso responsabile di reazioni allergiche da contatto. Per scongiurare i possibili danni alla salute e all’ambiente legati all’uso smodato di questa sostanza, il Regolamento dell’Unione Europea c.d. “Reach” stabilisce livelli massimi di tolleranza per l’utilizzo dei metalli della specie, che devono essere indicati sul prodotto smerciato.

L’attività ispettiva dei militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Pescara, nell’ambito del piano anticontraffazione attivato dall’inizio del 2022, ha acceso i riflettori su questo settore particolarmente appetibile per i consumatori più giovani, spesso esposti ai rischi legati al commercio di prodotti non sicuri. A cadere nella rete dei controlli è stato stavolta un cittadino bangladese, a cui è stata applicata la sanzione
amministrativa prevista in questi casi, che può arrivare fino a 26.000 euro.

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