Abruzzo: dopo la prima giornata affluenza in calo. Dalle ore 15 aggiornamenti  

Abruzzo: dopo la prima giornata affluenza in calo. Dalle ore 15 aggiornamenti  

(wn24)-Pescara – In Abruzzo si vota in 31 comuni e oggi, dalle ore 15, pubblicheremo dati in tempo reale degli scrutini. 

AFFLUENZA ORE 23: nella città di Teramo ha votato il 51,64% degli aventi diritto (cinque anni fa il dato alla stessa ora era del 67,2%), mentre a Silvi la prima giornata elettorale si è chiusa con un’affluenza del 45,28% (nel 2018 fu del 60,84). Il dato regionale alle 23 di domenica è del 50,21%, in netto calo rispetto a cinque anni or sono alla stessa ora, quando negli stessi 31 comuni votò il 64,84% degli elettori.

AFFLUENZA ORE 19: a Teramo città alle ore 19 ha votato il 42,42% degli aventi diritto a fronte del 47,37% delle scorse comunali. A Silvi siamo al 35,98% a fronte del 42,25% della volta scorsa. A livello regionale ha votato il 41,12% a fronte del 46,77% delle precedenti amministrative. 

AFFLUENZA ORE 12: i dati ufficiali del Viminale parlano di affluenza in calo, in termini regionali, con un 15,11% a fronte del 20,04% delle precedenti comunali. A Teramo città alle ore 12 ha votato il 15,92% degli aventi diritto a fronte del 20,73 delle scorse comunali. A Silvi siamo al 13,24% a fronte del 18,48. 

In Abruzzo sono due i comuni con più di 15mila abitanti, Teramo e Silvi. Se nessun candidato dovesse ottenere la maggioranza assoluta al primo turno, cioè il 50% più uno dei voti, si andrà al secondo turno di ballottaggio tra i due nomi più votati. I candidati sindaco a Teramo sono tre, sostenuti da 15 liste. Per il centrodestra corre l’avvocato Carlo Antonetti, sostenuto dalle liste Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia-Noi moderati, Futuro In e AmoTe, in cui confluiscono anche i candidati di Azione. Pd e M5S sostengono il sindaco uscente Gianguido D’Alberto insieme alle liste Insieme Possiamo, Innova Teramo, Teramo Vive, Bella Teramo e In Comune per Te. In corsa anche Maria Cristina Marroni, coordinatrice provinciale di Italia Viva sostenuta dalle liste Teramo Sul Serio, Teramo Protagonista e Azione Politica – Teramo. Mentre a Silvi i candidati sindaco sono l’uscente Andrea Scordella,  Giuseppe Gentile e Massimo Blasiotti. Andrea Scordella è sostenuto da una coalizione di centrodestra per un totale di cinque liste e 80 candidati consiglieri. Per il centro sinistra e Movimento 5 Stelle Giuseppe Gentile è appoggiato da quattro liste e 50 candidati consiglieri. Massimo Blasiotti, ex Movimento 5 Stelle, è il candidato sindaco di una coalizione civica composta da due liste ognuna con 16 candidati a supporto.

QUESTI I COMUNI DOVE SI VOTA

5 in provincia di Chieti – Castelguidone, Frisa, Pizzoferrato, Torino di Sangro, Villa Santa Maria.

8 in provincia dell’Aquila – Barete, Bugnara, Castellafiume, Lucoli, Massa d’Albe, Oricola, San Benedetto dei Marsi, Scanno.

9 in provincia di Pescara – Bussi sul Tirino, Cepagatti, Loreto Aprutino, Nocciano, Pianella, Pietranico, Roccamorice, San valentino in Abruzzo Citeriore, Turrivalignani.

e 9 in provincia di Teramo – Alba Adriatica, Atri, Castilenti, Civitella del Tronto, Controguerra, Nereto Notaresco, Teramo e Silvi.

In due comuni non si vota per la naturale scadenza di mandato. A Bugnara, in Valle Peligna, si torna alle urne dopo la scomparsa, nel dicembre scorso, del sindaco Giuseppe Lo Stracco, 63 anni. Il confronto sarà tra Domenico Taglieri, vicesindaco uscente, con “Patto per Bugnara”, e Alessandro Manzoli, già consigliere di opposizione, con la lista “Cittadinanza attiva”.

A Castelguidone – il più piccolo comune al voto, con appena 492 elettori, a fronte di 304 residenti – si vota dopo il commissariamento prefettizio in quanto, le amministrative dell’estate 2022 si erano concluse con un nulla di fatto per mancato raggiungimento del quorum a fronte della presentazione di una sola lista.
Saranno in campo l’ex sindaco di Bucchianico Mario Antonio Di Paolo (Insieme per Castelguidone), Giovanni Notarangelo (L’alternativa) e Lorenzo Di Luzio (L’Altra Italia).

Il voto disgiunto è ammesso soltanto nei comuni con più di quindicimila abitanti. Nei piccoli paesi una sola preferenza, da 5mila in su doppia preferenza di genere. In tutti i Comuni si possono esprimere delle preferenze per i candidati al consiglio comunale. In particolare, per i Comuni con meno di 5mila abitanti è possibile esprimere una sola preferenza. Nei Comuni che hanno più di 5mila abitanti, invece, si possono esprimere fino a due preferenze. Per chi esprime due preferenze, queste devono essere obbligatoriamente rivolte a un uomo e a una donna. Non si può, quindi, mettere la preferenza per due uomini o per due donne. Indicare una o più preferenze non è obbligatorio.

A fronte di 65 candidati alla carica di sindaco, le donne sono appena sette. 

CATEGORIE
Condividi