Teramo. Dopo il primo Consiglio comunale, Antonetti:”Senza rendiconto di esercizio, rischi finanziari pesanti per la città”

Teramo. Dopo il primo Consiglio comunale, Antonetti:”Senza rendiconto di esercizio, rischi finanziari pesanti per la città”

(wn24)-Teramo – Dopo la sconfitta elettorale, ancora tutta da decifrare, da studiare e da vedere quali saranno le reali conseguenze politiche, ora il neo-consigliere comunale, Carlo Antonetti, si prepara a vivere l’esperienza di amministratore pubblico, anche se vissuta dai banchi dell’opposizione. “Ho  partecipato al mio primo consiglio comunale, esperienza emozionante e unica che mi ha onorato in quanto espressione di un ruolo nobile, di responsabilità, di garanzia e tutela dei diritti e degli interessi dei concittadini- ha detto l’ex candidato a Sindaco del Comune di Teramo –  Per prima cosa ho rivolto al Sindaco, agli assessori e a tutti i consiglieri un sincero augurio di buon lavoro.

Diciamo che lo svolgimento del Consiglio non è stato in linea con le aspettative- puntualizza l’Avvocato Antonetti- in quanto, dopo che il Consiglio era stato convocato per l’ultimo giorno utile, che la Giunta era stata nominata nell’ultimo                  giorno utile, il ritardo di un’ora per l’inizio (mi dicono per consuetudine….), le inutili sospensioni di oltre un’ora e una forma spesso approssimativa, c’è stata la conferma, anche se su piccoli dettagli, che i tempi e le risposte di cui ha bisogno la nostra città non appaiono essere neanche quelli della nuova Amministrazione, soprattutto in relazione alle grandi e urgenti problematiche che l’affliggono e che evidenzieremo con decisione e sistematicità.

Ma la cosa che risulta più preoccupante e grave in questo iniziale quadro e che ho rappresentato è quella relativa alle conseguenze della mancata approvazione del Rendiconto di esercizio entro il termine del 30 aprile 2023 di cui all’art. 227 Tuel.

In effetti a causa di tale gravissima violazione da parte della precedente amministrazione, avvenuta   peraltro in costanza delle elezioni comunali e, quindi, in totale dispregio dei diritti di informazione dei cittadini, si è generata una irregolare gestione del Comune capoluogo con conseguenze di carattere amministrativo e con effetti negativi sui finanziamenti da ricevere, con sospensione dei trasferimenti ordinari di fondi regionali e statali, con impossibilità di assunzione di nuovo personale, con impossibilità di tempestivo impiego dell’eventuale avanzo di amministrazione ecc…, ma soprattutto con l’apertura della procedura                       di cui all’art. 141 Tuel che ha avuto inizio con l’invio da parte del Prefetto della diffida, di carattere accelleratorio-sollecitatorio, all’immediata approvazione.

A fronte di ciò, come è noto, l’ex Presidente del Consiglio pur sapendo che l’atto sarebbe stato viziato da nullità in quanto a quella data sarebbe stato in carica un nuovo Consiglio comunale …. ha provveduto a convocare il Consiglio comunale per il giorno 5 giugno 2023…..

Considerato che, ovviamente, il Consiglio comunale non si è potuto tenere e che, quindi, il Comune di Teramo non ha ottemperato a quanto richiesto dal Prefetto, nella fattispecie potrebbe ritenersi         configurata “l’impossibilità o la volontà del Consiglio di non approvare il bilancio …”(C.d.S. Sez. III n.4288/2020) che, ai sensi della citata norma, potrebbe condurre la Prefettura per “grave e urgente necessità” alla sospensione del Consiglio con la nomina di un Commissario e il conseguente successivo scioglimento, con tutte le drammatiche conseguenze per la nostra comunità cittadina.

La situazione è, quindi, molto grave e delicata e di ciò sarà necessariamente interessata, per quanto di competenza, la Prefettura di Teramo.

Intanto, dal 13 giugno 2023 il Rendiconto di esercizio 2022 e i relativi documenti sono stati messi a disposizione dei consiglieri per 20 giorni, come per legge, e il 14 luglio 2023 è stato fissato il Consiglio comunale per la eventuale approvazione.

Ho, poi, svolto alcune brevi considerazioni sulla neo-nata Giunta comunale che, come ricordato dal  Sindaco, costituisce in effetti un originale e particolare esperimento in quanto, in linea con quanto  accaduto con l’elezione del Presidente della Provincia nella quale D’Alberto e la Lega hanno contribuito all’elezione di Camillo D’Angelo, riescono a convivere compagini e idee politiche eterogenee come il Pd, liste civiche, 5 stelle e un assessore, Sig. Sbraccia, che fino a qualche mese fa era un esponente di spicco ed ex consigliere comunale della Lega … (che guarda caso si è candidato nella lista presentata dallo stesso Presidente D’Angelo – caso quasi unico in Italia….- a sostegno di D’Alberto…).

Sarà questa la Giunta dei cinque anni di consiliatura? Questa ricorrente domanda non ha una risposta  agevole soprattutto se, come ha ricordato il Sindaco in Consiglio, il modus operandi sarà quello “virtuoso” della scorsa consiliatura nella quale, ricordo a me stesso, vi è stata la Giunta-squadra del primo tempo (con sostituzione dell’assessore Mistichelli), quella del secondo tempo (con sostituzione del Vice sindaco, Prof.ssa Maroni, addirittura con un giocatore dell’altra squadra, il Vice-sindaco Cavallari) e quella dei supplementari (con sostituzione dell’assessore Verna con l’Assessore Ciapanna): io al posto degli attuali assessori non dormirei sonni tranquilli, ma questa è solo una mia considerazione che lascia il tempo che trova.

Ho confermato, poi, che farò e faremo una opposizione seria, attenta, senza pregiudizi, sui temi e i contenuti nell’esclusivo interesse dei diritti e dei bisogni dei cittadini. Se ci saranno provvedimenti utili e positivi per la Città voterò e voteremo a favore, anche con applauso; se ci saranno provvedimenti  non utili e negativi per la Città voterò e voteremo in modo contrario e, in caso di vizio di illegittimità o illeceità,  ci rivolgeremo a seconda della patologia dell’atto alle autorità competenti: Corte dei Conti, Anac, Autorità giudiziaria, Procura della Repubblica.

Ritengo, infine, – ha deto Carlo Antonetti – doveroso comunicare che per coerenza politica e per rispetto del mio ruolo di candidato Sindaco, del mio civismo, dei cittadini che mi hanno votato e delle componenti della coalizione che hanno scelto di appoggiarmi ho ritenuto corretto e opportuno costituire un mio Gruppo consiliare che ho denominato “Per una Città migliore” e che agirà nel solo ed esclusivo interesse della Città e dei cittadini”.                                                          

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