L’Aquila. Matteo Messina Denaro ricoverato in rianimazione dopo l’intervento chirurgico al San Salvatore

L’Aquila. Matteo Messina Denaro ricoverato in rianimazione dopo l’intervento chirurgico al San Salvatore

(wn24)-L’Aquila – Dopo essere stato operato, Matteo Messina Denaro è stato trasferito nel reparto di rianimazione, luogo nel quale dovrebbe restare per alcuni giorni. Al momento è difficile stabilire se il boss mafioso, ristretto al regime del 41bis, venga poi trasferito nella cella ospedaliera dell’ospedale dell’Aquila, oppure riportato direttamente nel carcere di massima sicurezza di Preturo.

Il ricovero d’urgenza di Messina Denaro per un blocco intestinale è avvenuto a poche ore di distanza dall’appello lanciato dai suoi avvocati di fiducia Lorenza Guttadauro (nipote del boss) e da Alessandro Cerella di Vasto (Chieti) sull’aggravamento del quadro clinico del detenuto che si alimenta solo con integratori e succhi di frutta, circostanza che li porterà a presentare nei prossimi giorni al Tribunale della Libertà, una istanza di sospensione della misura cautelare con quella del ricovero in ospedale dove poter ricevere una migliore assistenza.

L’ex latitante, affetto da un tumore, è dal giorno dell’arresto in cura all’interno del penitenziario dove è stata allestita per lui una stanza per la chemioterapia. Nelle scorse settimane il capomafia aveva subito un piccolo intervento per problemi urologici ed era però rientrato nell’istituto di pena in giornata. Le condizioni di Messina Denaro “sono peggiorate e non sono compatibili con il carcere duro”. E’ quanto afferma l’avvocato del boss mafioso Alessandro Cerella sostenendo che “deve essere assistito 24 ore al giorno”. Cerella ha incontrato il boss nel carcere de L’Aquila a fine
luglio. Messina Denaro, dice ancora l’avvocato, “assume un po’ di acqua ed integratori ed è molto dimagrito. I medici dell’ospedale dell’Aquila che lo hanno preso in cura da gennaio non lo vedono tutti i giorni e lui ha bisogno di una assistenza giorno e notte da parte di una infermiera”.

“Io non mi farò mai pentito”: lo dice senza esitazioni il boss Matteo Messina Denaro interrogato dopo l’arresto dal procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido. L’interrogatorio in cui il boss nega di aver commesso stragi e omicidi e di aver trafficato in droga, ma ammette di aver avuto una corrispondenza con il capomafia Bernardo Provenzano, è stato depositato oggi.

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